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Benatia: “Con Garcia si vola”

(Il Romanista – R.Canocci) Con il suo ritorno in campo, la Roma è tornata a non prendere gol.Mehdi Benatia, una delle più belle sorprese di questa prima parte di stagione giallorossa, però è in dubbio per la prossima partita contro...

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(Il Romanista - R.Canocci)Con il suo ritorno in campo, la Roma è tornata a non prendere gol.Mehdi Benatia, una delle più belle sorprese di questa prima parte di stagione giallorossa, però è in dubbio per la prossima partita contro l’Atalanta.

Col Cagliari infatti è dovuto uscire prima della fine a causa di una contrattura al polpaccio, proprio nel punto in cui aveva già sofferto in settimana al punto che la sua presenza contro i sardi era stata in dubbio fino a pochi giorni prima della partita. Mezzo francese mezzo marocchino, ieri è prevalsa la sua parte francese, ma solo nel senso che è stato intervistato da un sito transalpino, lavoixdunord.fr.

Il primo argomento è naturalmente Rudi Garcia, le cui imprese alla guida della Roma sono seguitissime in Francia: «Io penso che lui sia un tecnico molto adatto a Roma - ha detto Benatia - Ha imparato subito la lingua, così ha migliorato il suo ambientamento. Sta utilizzando a Roma gli stessi metodi che usava a Lille, vale a dire tanto gioco con la palla e tanta tecnica. Oltre a lui, sono contento anche dei miei compagni di squadra».

 

Non è stata una novità assoluta per lui: «Conoscevo Rudi Garcia, provengo dal campionato francese e si dice spesso che gli allenatori che fanno bene sono coloro che conseguono risultati con la loro squadra e le danno un’identità precisa, proprio come ha fatto Garcia a Le Mans ed a Lille. Ha portato la sua mentalità nel calcio italiano e al momento le cose stanno andando benissimo». Un passo indietro alla preparazione estiva. «È basata molto sul pallone e sulla tecnica, per il resto è stata una sorpresa. Facciamo un sacco di lavoro da terra, ha cambiato molte cose ma noi siamo super contenti».

Molti temono che la Roma stia scontando adesso la preparazione un po’ troppo leggera rispetto alle abitudini, visto il calo nel finale della partita col Cagliari e il fatto che nello staff ci sia l’ex preparatore atletico di Edy Reja, le cui squadre, soprattutto la Lazio, partivano forte e calavano in inverno. Un po’ presto per dirlo, d’altronde molto probabilmente il calo dell’altra sera è semplicemente da addebitare al fatto che troppi giocatori, tra impegni con le nazionali e infortuni, non si erano potuti allenare adeguatamente e non erano in condizione ottimale. Certo, se dovesse farcela contro l’Atalanta, Benatia non sarà ancora una volta al top, ma la sua presenza si è rivelata fondamentale e quindi vale la pena provarle tutte per vederlo in campo anche nella delicata partita di Bergamo. Meglio pensare ancora a Rudi Garcia, tecnico che protegge sempre la squadra.

E i giocatori apprezzano. Come Benatia: «Protegge la squadra soprattutto per quanto riguarda le questioni tattiche. Penso sia normale che voglia che ci sia un ampio potere discrezionale nei nostri confronti». Ma è stato Garcia a volere Benatia alla Roma? «Non lo so, se lo ha fatto per me non cambia molto. Io parlo già italiano, questa è la mia quarta stagione in Italia. Ero in contatto con la Roma e sapevo che poteva esserci un nuovo allenatore e quando ho saputo che era Garcia ho accettato il trasferimento. Infatti, pochi giorni dopo sono giunto nella Capitale. Ora dobbiamo raggiungere l’obiettivo del club, ovvero la qualificazione nella prossima Champions League. Se ho accettato di venire qua, è perché so che questa squadra è in grado di tornare nell’Europa che conta». Probabilmente la Roma ha acquistato prima Benatia e poi Garcia. Ma l’importante è che adesso stiano entrambi dalla stessa parte. Dalla parte giusta.