(Il Romanista - V.Meta) -La sua personale maledizione con la Juve al Viareggio non è riuscita a spezzarla, ma nel secondo tempo la sua Roma ci è andata molto vicino.
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Baldini-Sabatini: Orgogliosi di voi
(Il Romanista – V.Meta) – La sua personale maledizione con la Juve al Viareggio non è riuscita a spezzarla, ma nel secondo tempo la sua Roma ci è andata molto vicino.
Alberto De Rossi aveva incontrato i bianconeri due volte, sempre in semifinale, e non era mai riuscito a batterli: al termine della sua terza finale in anno, il rammarico è difficile da nascondere: «Al di là delle maledizioni, è chiaro che ci dispiace di non essere riusciti a vincere questo trofeo, cui tenevamo moltissimo. Certo avevamo di fronte una grande squadra, che nel primo tempo ci ha creato grosse difficoltà soprattutto a centrocampo, però nella ripresa siamo riusciti a venire fuori bene, abbiamo segnato e creato diverse occasioni, ci è mancato un pizzico di fortuna: fossimo riusciti a pareggiare, chissà di che staremmo parlando». Al termine della gara il direttore generale Baldini e quello sportivo Sabatini si sono fermati a parlare nello spogliatoio, la delusione fra i giocatori era palpabile: «Il fatto che ci abbiano seguito in finale ci fa piacere, ma non ci sorprende – commenta De Rossi -. Ci incontriamo sempre a Trigoria, parliamo, sappiamo che ci guardano».
Da parte loro, i due dirigenti avevano ribadito quello che il tecnico dice da sempre: «L’obiettivo è sempre portare in prima squadra più giocatori possibile – le parole di Baldini -. Ci dispiace di aver perso, ma si è vista una bella partita. Far giocare i giovani è difficile perché in Italia c’è ancora troppa distanza fra campionati giovanili e prima squadra». Lo stesso pensiero espresso da Sabatini: «Essere arrivati in finale è un orgoglio per la società e per tutto il movimento calcistico giovanile di Roma. Il merito non è mio: abbiamo un gruppo strepitoso, con un grande allenatore. Qualcuno mi ha detto che quest’anno avremmo fatto il triplete, gli ho risposto che l’abbiamo già fatto con Piscitella, Verre e Viviani. Questa finale rende merito al grande lavoro del vivaio della Roma: non ci dimentichiamo che il 30% dei giocatori di Serie A viene dalle giovanili della Roma». Infine una parola su Ciciretti, grande assente della gara per volere della stessa società, che ha deciso di prolungare la squalifica per il rosso rimediato nei quarti: «E’ stata una decisione dolorosa, sarebbe piaciuto anche a me vedere in campo uno con il suo talento». (...)
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