rassegna stampa roma

Arriva Tom. E De Rossi…

(Il Romanista-D.Galli) La Juve. Il Bologna. E il rinnovo di De Rossi, che è sempre più vicino. Non sono due, ma tre, le partite che la Roma dovrà giocare questa settimana.

Redazione

(Il Romanista-D.Galli) La Juve. Il Bologna. E il rinnovo di De Rossi, che è sempre più vicino. Non sono due, ma tre, le partite che la Roma dovrà giocare questa settimana.

Una settimana che inizierà con il ritorno tra oggi e domani del presidente Thomas Richard DiBenedetto, che tra 24 ore sarà a Torino per Juve-Roma.

Una settimana che precederà il primo corposissimo aumento di capitale - si parla di 50 milioni - che sarà disposto lunedì prossimo dall’Assemblea degli azionisti. D’accordo, DiBenedetto non sarà fico quanto Pallotta, quindi scordatevi di vedere Mr Tom che si tuffa vestito nella piscina di Trigoria. E certo, Pallotta è ora il principale referente, il proprietario ideale per i tifosi della Roma. Ma è bastato un mese e mezzo a questa città per dimenticarsi del presidente, dell’uomo che ha trattato con Unicredit la cessione del pacchetto di maggioranza dell’As Roma.

Adesso che Luis Enrique da scienziato pazzo è diventato il profeta della nuova era, che Baldini e Sabatini in fondo in fondo l’hanno costruita bene questa squadretta, che Lamela e Pjanic valevano il prezzo, ecco adesso forse qualcuno si ricorderà che tutto questo è stato frutto anche del lavoro di DiBenedetto. Un esempio: Baldini. Fu Mr Tom a convincerlo - era pieno autunno 2010 - a salire a bordo della nave, ad affidargli le chiavi della Roma, a conferirgli dei poteri che vanno oltre la mera qualifica di dg. Quei poteri che nella gestione tecnica sono assoluti, da ingegnere progettista, da responsabile - lui più ancora di Luis Enrique, visto che Luis Enrique è qui per lui - delle sorti della Roma. Di questa Roma. Tra i problemi di più difficile soluzione che Baldini si è accollato da quando si è insediato a Trigoria c’è il rinnovo di De Rossi. (...) Ma le sensazioni sono positive. L’accordo non pare affatto lontano. Anzi, mettiamola così: ci sono molte più possibilità, adesso, che Daniele resti piuttosto che non firmi. Le cifre dell’intesa dovrebbero essere quelle ormai note. A 6 milioni, somma cui si potrebbe arrivare con i premi, il prezzo è giusto. Una cosa è certa, comunque.

Per la ricapitalizzazione del 30 gennaio, per l’Assemblea dei soci che lunedì prossimo deciderà di stanziare altri 50 milioni, la trattativa per il rinnovo di De Rossi sarà per forza di cose giunta a conclusione. Proprio quelle risorse ulteriori sono la migliore garanzia per Daniele. Quella di una Roma più forte. Più solida. Più competitiva