(Il Romanista – C.Zucchelli) Quarantotto ore per essere un giocatore della Juventus.
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Amauri tra Borriello e la Juve
(Il Romanista – C.Zucchelli) Quarantotto ore per essere un giocatore della Juventus.
Marco Borriello non ha più alcun dubbio: vuole lasciare la Roma e diventare, al più presto, un giocatore della squadra che, non più tardi di sedici mesi fa, aveva rifiutato per venire a Trigoria (…). Chiuso in giallorosso, Borriello vuole mettersi a disposizione di Conte già dal ritiro di Dubai: la partenza di Del Piero e compagni è prevista per dopodomani e l’attaccante vuole prendere insieme agli altri l’aereo per gli Emirati Arabi.
Il suo accordo con la Juventus già c’è, quello della Roma con i bianconeri anche (prestito oneroso a un milione, diritto di riscatto a giugno per una cifra fissata intorno agli 8 milioni) ma qualcosa ancora manca (…). Per l’annuncio ufficiale, infatti, si dovrebbe attendere però la cessione di un compagno di reparto. Il primo è Amauri: l’italo - brasiliano non sembra troppo convinto dell’offerta del Genoa, triennale da 1,8 milioni di euro, e questo potrebbe allungare un po’ i tempi.
Gli altri esuberi sono Iaquinta (Fiorentina, in procinto di cedere Gilardino, forse proprio al Genoa, e Novara sulle sue tracce) e Toni. Una sorta di effetto domino che dovrebbe comunque sbloccarsi a breve. Perlomeno, questo è quello che vogliono Borriello e la Juventus. La Roma non ha tutta questa fretta, aspetta che da Torino arrivino i fax decisivi, consapevole che Borriello, da mesi ormai ai margini del progetto tecnico di Luis Enrique, andrà via e che il risparmio sull’ingaggio, due milioni netti da qui a giugno tra fisso ed eventuali premi, non potrà che essere utile alle casse di Trigoria. Borriello, da tempo, ha preso la decisione di lasciare la Roma nonostante un rapporto ottimo con tifosi e compagni di squadra. In ritiro era convinto che, pur non avendo le caratteristiche ideali per il gioco di Luis Enrique, sarebbe comunque riuscito a ritagliarsi il suo spazio ma l’esplosione di Osvaldo e le scelte del tecnico lo hanno allontanato sempre di più dal campo.
In questi mesi non ha mai detto una parola fuori posto ma le frasi in diretta tv la sera della festa di Natale erano apparse piuttosto chiare: «Sono sereno anche se mi dispiace non giocare - aveva ammesso Borriello - sono però sicuro che presto tornerà a splendere il sole, anche se non voglio dire altro perché non è questa la sede opportuna». Era il 14 dicembre. Due giorni prima, lunedì 12, c’era stata la sua ultima apparizione con la maglia della Roma (…). D’altronde è sempre stato così, fin dal primo giorno che ha messo piede a Trigoria
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