(Il Romanista - C.Zucchelli) - L’allarme è scattato ieri mattina quando Francesco Totti, qualche minuto prima del termine della seduta, ha lasciato l’allenamento per un fastidio all’anca destra, e si è protratto anche nel pomeriggio quando il Capitano in campo non si è proprio visto, limitandosi a una seduta di fisioterapia.L’ansia, per i romanisti, è stata immediata ma, a meno di sorprese a dir poco clamorose, Totti domani sarà regolarmente in campo per il derby. Il problema all’anca viene definito a Trigoria «di poco conto» e già stamattina Francesco dovrebbe essere in campo per la rifinitura. Se anche non dovesse farcela, praticamente impossibile non vederlo nell’elenco dei convocati per il derby. Totti ci tiene - e non servirebbe neanche dirlo - e non abbandonerà i compagni, soprattutto quelli d’attacco in emergenza dopo la squalifica di Destro. L’attaccante ex Siena sarà in tribuna, in campo invece, insieme al numero 10, ci saranno Lamela e Osvaldo. Il primo viene segnalato in gran forma: reduce da 5 reti nelle ultime 5 gare, cerca la consacrazione definitiva proprio contro la Lazio, la squadra del cuore del suo ex allenatore ai tempi del River - e amico - Almeyda. Finora la sua esperienza nel derby si limita a soli 8 minuti, quelli giocati nella gara di ritorno dello scorso campionato prima dell’espulsione di Stekelenburg (fu lui a lasciare il posto a Lobont).
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Allarme Totti, ma domani ci sarà
(Il Romanista – C.Zucchelli) – L’allarme è scattato ieri mattina quando Francesco Totti, qualche minuto prima del termine della seduta, ha lasciato l’allenamento per un fastidio all’anca destra, e si è protratto anche nel...
In questa settimana, a parte i siparietti con Osvaldo il giorno della presentazione delle nuove divise, se n’è stato in disparte, circondato solo dalla famiglia e dagli amici più cari, per cercare di concentrarsi al meglio. Concentrato è la parola giusta per descrivere anche Daniele De Rossi. Non sente più i derby come una volta - nel senso che la notte prima, che stavolta come tutti gli altri trascorrerà a Trigoria, magari dorme - ma sa che la partita di domani è per lui speciale. Giocherà, De Rossi, nella posizione che Zeman ritiene più adatta alle sue caratteristiche. Interno destro, con Tachtsidis, al suo esordio contro la Lazio, nel consueto ruolo di regista, e a sinistra uno traBradley e Florenzi. Lo statunitense è in leggero vantaggio: Zeman ieri lo ha provato anche come regista, ma l’orientamento è quello di scherarlo a sinistra dopo la buona prova fornita contro il Palermo. L’ex Chievo, dopo un avvio di stagione poco convincente, anche per via di una lesione muscolare che dopo l’esordio con il Catania gli ha dato parecchi problemi, sta tornando in forma ed è anche uno dei più freschi, al contrario invece di Florenzi che fin qui, tra Roma e nazionale Under21, non si è invece mai fermato. Detto questo, l’ex capitano della Primavera, da romano e romanista, sta spingendo per convincere Zeman a confermarlo dall’inizio perché ci tiene troppo a giocare il derby da titolare.
Chi invece non ci sarà sicuramente è Maarten Stekelenburg: il portiere olandese, dopo la botta alla tibia ricevuta a Parma che gli ha procurato anche un fastidio al polpaccio, ha fatto sempre allenamento differenziato e oggi non dovrebbe essere neanche convocato. Al suo posto sarà quindi confermato Goicoechea, all’esordio in un derby ma in grado di fornire a Zeman e al suo staff ampie garanzie. Davanti a lui in difesa ci dovrebbe essere la linea che il boemo ha provato per tutta la settimana: Piris a destra, Balzaretti a sinistra (in questi giorni, tra l’altro, protagonista della campagna pubblicitaria di una nota marca di orologi) e al centro Marquinhos e Burdisso, in netto vantaggio su Castan. Il programma della Roma in vista del derby sarà lo stesso delle partite casalinghe: allenamento la mattina, pomeriggio libero e ritrovo alle 19 a Trigoria. Cena e letto e domenica derby. Derby che dovrebbe essere preceduto dal ricordo di Gabriele Sandri: il fratello Cristiano infatti dovrebbe portare allo stadio, magari anche con un giro il campo, il figlio che porta il nome dello zio
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