(Corriere della Sera - G. Piacentini) - «Lo scudetto? Noi vogliamo competere e giocarci il campionato, vogliamo disturbare tutti sul campo, speriamo di riuscirci».Dopo la bella vittoria di Milano sono in molti quelli che hanno individuato nella Roma la vera anti- Juve. Zdenek Zeman, in Campidoglio per ritirare il premio «Avversari sì, nemici mai», non si nasconde: «C’è una buona rosa di giocatori a disposizione, possono giocare tutti: il discorso è indovinare quando deve giocare uno o l’altro». Ad uno come lui, che ha fatto della correttezza e dei valori morali il cavallo di battaglia di tutta una carriera, lo striscione «Onore a Zeman, icona del calcio pulito» esposto dai tifosi dell’Inter, deve aver fatto piacere come i tre punti conquistati sul campo. «Sono convinto che la gente vuole vedere il calcio come uno sport pulito, sono contento che ci credono in tanti. Per quanto riguarda la partita, è sempre una bella soddisfazione quando si vince, con l’Inter lo abbiamo fatto con merito e sono contento».
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Zeman: «La mia Roma guastafeste»
(Corriere della Sera – G. Piacentini) – «Lo scudetto? Noi vogliamo competere e giocarci il campionato, vogliamo disturbare tutti sul campo, speriamo di riuscirci».
Come contro il Catania all’esordio, però, la direzione arbitrale ha penalizzato la Roma. L’espulsione di Osvaldo —squalificato, salterà la gara col Bologna dopo la sosta — è sembrata esagerata. «Col Catania abbiamo preso due gol in fuorigioco. Osvaldo ha preso la prima ammonizione perché ha calciato dopo il fischio, ma lo hanno fatto anche altri giocatori. Se protesterà di meno sarà meno antipatico agli arbitri. Su Totti non ho niente da dire. Da 15 anni è un giocatore importante, è un fuoriclasse, sono contento che stia bene».
Di Totti e Osvaldo ha parlato anche il c.t. azzurro Cesare Prandelli: «Vedi Totti e vedi il calcio, vorresti che non smettesse mai. Su Osvaldo la mia considerazione non è cambiata, l’ho escluso dagli Europei perché nell’ultimo mese e mezzo lo avevo visto troppo nervoso. Zeman? A Coverciano ancora oggi si studiano le strategie basate sui suoi appunti ».
Sul tecnico boemo si è espresso l’a.d. giallorosso, Claudio Fenucci: «Volevamo una squadra aggressiva e con lui ci siamo trovati benissimo. Lo abbiamo scelto appena Luis Enrique ci ha detto che andava via. Tra lui e Totti c’è un rapporto di stima reciproca ». Fenucci ha fatto poi il punto su due questioni che stanno a cuore ai tifosi della Roma: lo stadio (in mattinata il sindaco Alemanno aveva chiesto di accelerare i tempi per la scelta del sito dove sorgerà) e la trattativa col City per De Rossi: «Daniele è un calciatore diverso dagli altri, sia per caratteristiche tecniche sia per quello che può dare alla Roma. Il City era interessato ma una reale trattativa non è mai partita. Lo stadio è uno dei cardini di sviluppo della strategia societaria, abbiamo intrapreso un processo trasparente, abbiamo invitato i proprietari delle aree a fare le loro proposte. I siti presi in considerazione sono tre, all’interno del G.R.A»
Si parla di Bufalotta, Tor di Valle e Tor Vergata. La squadra ha ripreso ad allenarsi ieri con una seduta di scarico. Assenti i nazionali Stekelenburg, Lobont, Piris, Pjanic, Florenzi (convocato con l’Under 21) e i 4 azzurri, Destro, Osvaldo, De Rossi e Balzaretti: le condizioni del vicecapitano giallorosso e dell’ex terzino del Palermo (rischia uno stop di 20 giorni) saranno valutate oggi.
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