Roma-Milan, un pareggio tra due squadre guidate male e costruite malissimo hanno giocato un tempo a testa e trovato un punto che non serve a nessuno e tiene in vita, artificialmente, sia Mihajlovic che Garcia. Il primo tempo del Milan sarebbe da licenziamento e il secondo della Roma da esilio, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera".
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Il primo tempo del Milan sarebbe da licenziamento e il secondo della Roma da esilio, ma sia Garcia che Mihajlovic continuano a restare in vita sulle rispettive panchina. Per ora
Nel primo tempo il Milan ha inventato l’anti-difesa sui calci piazzati e trasformato Ruediger in Beckenbauer. Al 4’, su punizione di Pjanic, nessuno marca il tedesco, che appoggia di sinistro in rete. Al 20’ la stessa ditta opera su calcio d’angolo: l’incornata di Ruediger viene deviata da Donnarumma sulla traversa con un miracolo. È vero che la Roma poteva raddoppiare nel primo tempo, ma anche che i giallorossi sono scomparsi nella ripresa. Kucka ha pareggiato di testa sfruttando uno schema semplice ma efficace, cioè la palla alta dalla parte di Florenzi che non è e non sarà mai un terzino.
E sempre lo slovacco ha sparato fuori a porta vuota il 2-1 che avrebbe condannato Garcia. Ma forse la pena peggiore è proprio l’indecisione. I giallorossi hanno finito con in campo Totti, Castan, De Rossi e Salah in condizioni fisiche inadatte. La gestione medica e atletica (infortunati anche Manolas e Nainggolan), voluta personalmente da Pallotta, è disastrosa. Il Milan ha lasciato un’immagine migliore, ma lontana da ogni illusione. Mihajlovic, comunque, si giocherà la panchina mercoledì in Coppa Italia, contro il Carpi. Poi, mercato per tutti sull’asse Galliani-Sabatini-Preziosi, che ha già indebolito ad agosto tutte e tre le squadre.
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