«Così come non ero d’accordo - le parole del tecnico della Roma- con chi lo scorso anno lo voleva sempre in campo, ora non sono d’accordo con chi scrive che a fine stagione Francesco smetterà di giocare» è lo show finale di Spalletti al termine di una conferenza stampa durata oltre un'ora.
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Valanga Spalletti. Arriva Juan Jesus
Come il Mourinho interista, anche Spalletti sente l’odore dei nemici e vuole mettere le cose in chiaro
Come se le parole dello stesso calciatore e del presidente James Pallotta («Vogliamo che questa sua ultima stagione sul campo coincida con l’inizio di una nuova epoca di successi per la Roma») apparse nel comunicato ufficiale del rinnovo del contratto del capitano non esistessero, evidenzia Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera.
«Mi avete fatto un c… così - ha detto rivolto ai giornalisti - addossandomi la responsabilità di Totti quando siete voi a volere che smetta. Voi lo volete distruggere psicologicamente, se va a giocare una partita e pensa che sia l’ultima è decisamente turbato. Credo di aver dimostrato che il modo giusto per gestirlo è stato quello dello scorso anno, ma poi dipenderà anche da quello che lui metterà in campo. Pallotta può dire quello che vuole ma sarà il campo a decidere quando Francesco dovrà smettere. Sul pensiero di Sabatini («Penso che tra loro all’inizio ci fosse qualche scoria del passato», aveva detto il d.s.) dovete chiedere a lui».
Un altro argomento che Spalletti soffre è quello del «gap» con la Juventus. Le prime parole da bianconero di Pjanic («Ora ho capito perché qui si vince») hanno riaperto la ferita. «Noi vogliamo competere con tutti, quindi anche con la Juventus - ha continuato Spalletti - ma è come giocare una partita di poker contro un avversario che ha vinto tutte le mani e ha più fiches di te. Può decidere come e quanto puntare, se bluffare o no. Come si fa? Sono stati bravi a prendere Pjanic: non so perché Mire abbia detto quelle cose, io di grandi squadre ho allenato solo la Roma, non so cosa succeda alla Juventus».
Sul mercato è allineato con la strategia della società, che ha chiuso per Juan Jesus e Nacho. Il brasiliano, che firmerà un quadriennale a 2 milioni più bonus, arriverà oggi a Pinzolo direttamente da Brunico, dove è in ritiro con l’Inter. Ai nerazzurri (che devono pagare ancora 7.2 milioni per la cessione di Dodò) andranno 2 milioni per il prestito oneroso e 8 per il riscatto, condizionato ad un certo numero di presenze. È virtualmente chiusa anche la trattativa col Real Madrid per Nacho, che arriverà in prestito oneroso con diritto (e non obbligo) di riscatto intorno ai 10 milioni.
Oggi l’agente del calciatore sarà a Roma per limare gli ultimi dettagli. «Sono calciatori di prima qualità - ha detto Spalletti - per le nostre potenzialità. Portiamo a casa quello che la società può permettersi». Per la fascia destra spunta il nome di Rafinha, ex Genoa negli ultimi cinque anni al Bayern Monaco.
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