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Totti, il lungo addio

I sei minuti di Francesco Totti contro il Real Madrid, mercoledì sera, sono figli del tempo (il capitano della Roma ha 39 anni) e del nostro tempo.

Redazione

I sei minuti di Gianni Rivera nella finale di Città del Messico contro il Brasile (21 giugno 1970) sono un ricordo in bianco e nero. Li condividevi con gli amici al bar, non sui social. Divisero l’Italia perché sembrarono un’ingiustizia.

I sei minuti di Francesco Totti contro il Real Madrid, mercoledì sera, sono figli del tempo (il capitano della Roma ha 39 anni) e del nostro tempo. A fine partita Luka Modric si è avvicinato a Totti per una foto da postare sul suo profilo Facebook: «Con il mio idolo», ha scritto il centrocampista croato. L’impressione è che Totti, oggi, sia più idolo fuori dalla Roma che dentro. Mentre se ne andava dall’Olimpico, un giornalista ha cercato di fermarlo per fargli una domanda. «Ma che ce fai con me, ormai?», ha risposto Totti.

A Roma si chiedono: Spalletti ha fatto bene a mandarlo in campo a partita già finita? Atto di rispetto o umiliazione? Il caso, a volte, ci mette lo zampino. Spalletti ha detto a Totti di prepararsi sull’1-0 per il Real. Pochi minuti da giocare, ma un’invenzione del capitano poteva portare al pareggio. Mentre Totti era già pronto, Jesé ha segnato il 2-0. Entrare a quel punto è sembrata una beffa.

Il presidente Pallotta sarà a Roma il 1 marzo. Il contratto di Totti scade a giugno. In questa situazione si può pensare a un rinnovo? E, soprattutto, chi deve decidere? Sono in tanti, adesso, a pensare che sia Totti a doversi fare da parte. Ma chiedere a un calciatore di smettere di giocare è impossibile. Quel giorno finisce il sogno del bambino e inizia una vita piena di domande.

(L. Valdiserri)