Rudi Garcia «ridimensiona» la Roma. Chi si aspettava una conferenza stampa da fine campionato, «con la lingua di legno» come dice l’allenatore francese, si è dovuto ricredere. Garcia ha tracimato, parlando a 360 gradi.
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Toni Rudi: «Qui si compra solo se prima si vende»
"C’è un appuntamento importante, giovedì a Londra, con il presidente Pallotta e avremo più parametri per la stagione prossima. Da quando sono arrivato le cose sono state chiare: abbiamo bisogno di vendere prima di comprare"
La stagione:«Siamo i primi del nostro campionato, la Juve è fuori concorso e lo sta dimostrando: ha l’abitudine di vincere, ha una potenza economica e sportiva molto più importante di noi. È irraggiungibile»
Il futuro: «Il gap sarà ancora superiore il prossimo anno. La Juve ha l’occasione di vincere la Champions, è andata in finale e potrà prendere tanti soldi. Hanno anche il loro stadio, unici in Italia. E noi siamo anche costretti dal Fair Play Finanziario. In campionato può succedere un “incidente”, ma la logica dimostra che la Juve è fuori concorso e lo dimostra da 4 anni».
Gli obiettivi e le ambizioni:«Quando sono arrivato lo scorso anno l’obiettivo era entrare in Europa League. Quest’anno era differente, forse perché abbiamo fatto una stagione troppo bella l’anno scorso: 85 punti, record della Roma in campionato e secondi. La stampa per prima ha fatto della Roma un candidato per lo scudetto. La stagione ha dimostrato che questa divisa è troppo grande per noi. Non serve illudere i tifosi: c’è grande differenza tra obiettivi e ambizioni. Gli obiettivi devono essere in accordo con i mezzi del club e noi siamo la quinta forza economica italiana (ma con il secondo monte ingaggi; ndr). Per questo bisogna essere chiari sulle nostre possibilità. Spero saranno immense nel futuro, ma non mi sembra e non penso che lo saranno per il prossimo anno».
Il mercato:«C’è un appuntamento importante, giovedì a Londra, con il presidente Pallotta e avremo più parametri per la stagione prossima. Da quando sono arrivato le cose sono state chiare: abbiamo bisogno di vendere prima di comprare. È stato così quando sono arrivato, così a inizio stagione e penso sarà così anche quest’anno. Su questo punto solo il presidente e i dirigenti possono dare indicazioni».
Il ruolo dei tifosi:«La mia squadra, che è stata seconda quasi per tutto il campionato, ha dovuto ricevere tante critiche. È stata criticata anche da alcuni dei nostri tifosi, dopo la partita contro la Fiorentina (eliminazione in Europa League e squadra «processata» sotto la Sud; ndr) . Come è possibile? È per questo che dico che non serve illudere la gente. I nostri tifosi sono intelligenti, hanno dimostrato di essere dietro di noi ma a volte il sostegno di tutti non ci è stato. Quando abbiamo il vento dietro e tutto va bene, non serve il sostegno. Forse sono stati condizionati dalle critiche eccessive della stampa. Non è normale che abbiamo risultati migliori fuori casa. Negli ultimi mesi, per la squadra, giocare all’Olimpico era difficile e questo non mi sembra normale».
Cosa pensa la società delle parole di Garcia? Che abbia tirato acqua al suo mulino dopo una stagione molto stressante. E che le decisioni, come ha detto anche Garcia, le prende la società.
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