rassegna stampa roma

Spalletti tentato dalla difesa a tre

Poco tempo per sperimentare, impossibile ricominciare da capo la preparazione atletica. Allora Spalletti si affida alla teoria (ha fatto vedere video della Juve) e alla tattica con l'ultima tentazione che è la difesa a 3

Redazione

Una coperta corta, è la Roma oggi, vittima di una serie di equivoci che la stanno trascinando verso una stagione anonima, come riportato dall'edizione odierna del Corriere della Sera. I giallorossi sono una squadra incompleta nella rosa, con alcuni ruoli (esterni bassi e centrale difensivo) scoperti, che non fa più punti (nelle ultime 10 gare tra campionato e coppe ha ottenuto una sola vittoria, 7 pareggi, compreso quello con lo Spezia, e 2 sconfitte), che non corre e senza una vera e propria identità di gioco.

Per risolvere questi problemi dovranno lavorarci il ds Walter Sabatini e Luciano Spalletti. Quest'ultimo dovrà fare delle scelte per cercare di ottenere i risultati migliori nel minor tempo possibile. Impossibile rifare la preparazione atletica, attenzione massima alla tattica. Nell’ultima settimana, insieme ai suoi collaboratori, ha sempre lavorato sulla teoria (ieri ha fatto vedere alla squadra i filmati sulla Juventus) ma soprattutto sul campo: schemi offensivi per centrocampisti ed attaccanti, esercitazioni sul mantenimento della «linea» per i difensori.

Poco tempo per sperimentare ma la tentazione più recente è la difesa a 3. Non un grande risultato nei pochi minuti contro il Verona, colpa degli interpreti (Torosidis disabituato e Castan che non era in condizione) poco adatti; tutt’altra cosa sarebbe riproporla con due marcatori come Ruediger e Manolas, protetti sulle fasce da Florenzi e Digne e guidati da un regista difensivo come Daniele De Rossi che già in passato ha dato la sua disponibilità a giocare in un ruolo che potrebbe allungargli la carriera e in cui potrebbe ripercorrere la strada di grandi del passato (Di Bartolomei, Sammer, Mattheus) e del presente (Mascherano). De Rossi una risorsa per Spalletti che aspetta il primo 'regalo' dal mercato.

G. Piacentini