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Spalletti rispolvera l’orgoglio Roma: «Facciamo subito vedere chi siamo»

«Siamo in ritardo, le altre vanno a mille. Bisogna partire forte e riappropriarci delle nostre qualità. Mi aspetto una reazione che faccia vedere la stoffa di questa squadra»

Redazione

Spalletti torna a sedersi sulla panchina della Roma a quasi 6 anni e mezzo di distanza. E parte subito con il piede sull'acceleratore: «Siamo in ritardo, le altre vanno a mille. Bisogna partire forte e riappropriarci delle nostre qualità. Mi aspetto una reazione che faccia vedere la stoffa di questa squadra». Le certezze sono: non convocati Maicon, Keita e Gervinho; Dzeko torna a disposizione dopo i due turni di squalifica; il Verona ultimo in classifica e senza gli infortunati Toni, Viviani e Souprayen è il miglior avversario possibile. Il resto è un grande punto interrogativo, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera".

Prende forza l’ipotesi di rivedere Castan titolare: «Gli ho chiesto: e se ti faccio giocare? Mi ha risposto: vedrà che prestazione che faccio…». Si cerca un play-maker: «De Rossi, Pjanic e Vainqueur lo sanno fare. La forza di una squadra sta nel suo centrocampo e con loro mi sento tranquillo. E poi c’è Strootman, che ho visto allenarsi con la Primavera ed è un giocatore eccezionale. Vi faccio una confidenza: non sono un grande allenatore, ma sono diventato amico di grandi allenatori. Uno di questi è Carlo Ancelotti, che mi ha chiesto notizie di 2-3 nostri centrocampisti perché la pensa come me su di loro». Spalletti è convinto di poter riportare allo stadio anche la curva Sud. Quello sì che sarebbe un miracolo.