«Guai a sottovalutare il Bologna». Non è una frase di circostanza, quella di Luciano Spalletti. Nonostante i 27 punti di distacco in classifica e le tre sconfitte consecutive da cui proviene la formazione di Donadoni, la Roma non può permettersi il lusso di sottovalutare l’impegno di stasera all’Olimpico (ore 20.45) perché «loro sono riusciti a fermare la Juve» e perché «nel gioco che fanno si evidenzia tutta la qualità dell’allenatore».
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Spalletti: «La Roma prima di tutto, essere antipatici fa parte del gioco»
Nonostante i 27 punti di distacco in classifica e le tre sconfitte consecutive da cui proviene la formazione di Donadoni, la Roma non può permettersi il lusso di sottovalutare l’impegno di stasera all’Olimpico
Come riportato nell'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", Spalletti avrà l’imbarazzo della scelta: sono tanti quelli che scalpitano e a cui la panchina comincia a stare stretta.
Nomi eccellenti come De Rossi, Strootman, Maicon mentre stavolta dovrebbe partire titolare Dzeko. «Dobbiamo tener conto della condizione generale dei calciatori. Fuori ci sono molti pronti a dare il contributo, De Rossi è uno ma anche Keita e Strootman, che sta sempre meglio. A qualcuno posso anche stare sulle scatole, è normale che capiti. Maicon mi ha detto che ce l’ha con me perché non lo faccio più giocare, ma poi ha aggiunto che darà sempre il massimo. Ed è bello che sia così».
Poi c’è Totti: «In settimana si è dovuto fermare, io gli voglio bene, molto più di altri che gli dicono che è bello, bravo e con gli occhi azzurri. Con Francesco c’è un rapporto carico di fiducia. Io tento di tirare tutti dentro e fare il bene della Roma, lo tratto come un calciatore vero e sono uno dei pochi a farlo. Può fare ciò che vuole in futuro, ma tutti e due correremo per far fare risultati alla nostra squadra».
(G. Piacentini)
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