Vietato abbassare la guardia, Luciano Spalletti vuole che la squadra affronti al massimo anche partite che, come quella di stasera contro il Milan, sembrano meno importanti di altre. Il terzo posto è già in cassaforte, come evidenzia Luca Valdiserri su Il Corriere della Sera, per il secondo ci vorrebbe un miracolo. E cioè che il Frosinone già retrocesso fermasse il Napoli al San Paolo.
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Spalletti: “Il preliminare è un vantaggio”
"Per me ci dà un vantaggio. Perché si giocano subito le partite vere, avendo un termometro della situazione reale, si comincia a vedere con che testa si affrontano i periodi. "
«Abbiamo fatto una grande stagione, concludiamola come si deve» dice il tecnico giallorosso.
Poi affronta il problema del preliminare di Champions a metà agosto: «Per me ci dà un vantaggio. Perché si giocano subito le partite vere, avendo un termometro della situazione reale, si comincia a vedere con che testa si affrontano i periodi. Meglio che ci siano subito obiettivi tosti».
L’infortunato Keita - come Perotti e Vainqueur - non è partito per Milano. Peccato chiudere così. Per Szczesny e Digne potrebbe essere l’ultima.
E Dzeko? Non tira aria buona per il bosniaco, neppure con l’assenza di Perotti: «Ci sono 3-4 giocatori pronti ad entrare con disponibilità e serietà. Lo hanno dimostrato quando hanno giocato. Sceglierò uno di questi, perché la squadra nasce in base a ciò che si è visto nel corso della stagione».
Discorso opposto per Nainggolan: «Il passo avanti sarà giocare automaticamente moduli diversi. L’elasticità dà grandi vantaggi. Il 4-2-4, se c’è se Radja in campo, può diventare in fretta un 5-4-1. perché lui è svelto a fare anche il quinto difensore. Ci vuole la disponibilità a fare di più rispetto al proprio orticello». Il prossimo campionato è già iniziato.
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