rassegna stampa roma

Sindrome Olimpico, la Roma si scioglie e la Spal banchetta

LaPresse

Giallorossi k.o. Furia Pallotta su Di Francesco

Redazione

Due punti casalinghi su 9 con Atalanta, Chievo e Spal. Il campionato della Roma è tutto qui: nei punti dilapidati all’Olimpico e nella mancanza "genetica" di un gioco convincente.

Escluse le goleade con i materassi Frosinone e Viktoria Plzen, resta una sola partita davvero ben giocata: il derby con la Lazio.Troppo poco. Il presidente James Pallotta aveva definito la Roma "disgusting" dopo la sconfitta di Bologna, facendo immaginare cupi orizzonti per Di Francesco (anche ieri era furibondo, ma l’allenatore è stato salvato dalla gara di martedì contro il Cska). La reazione ha portato a 4 vittorie consecutive e all’illusione che i giallorossi avessero trovato la necessaria continuità. La Spal, che veniva da 4 sconfitte di fila, ha riportato alla luce il tabù Olimpico. Da quando c’è Di Francesco la Roma ha perso 7 partite su 24 tra le mura amiche.

Nell’era americana la sua media punti casalinga (1,79 a gara) è superiore solo a quella di Zeman (1,63) ma inferiore a quella di Luis Enrique (1,84), Andreazzoli (2,12), Garcia(2,23) e Spalletti (2,52).

Lo spread dai primi posti, così, continua a salire. Ieri è stata disastrosa la partita di Dzeko, che si è divorato un gol fatto sullo 0-0 e un altro sullo 0-1: potevano cambiare il risultato. Sarebbe un errore, però, limitare l ’analisi al centravanti. Di Francesco si è affidato completamente alla vecchia guardia ma non ha costruito alternative reali ai senatori, mentre la campagna acquisti di Monchi era stata puntata verso il futuro. La Roma è così un ibrido che si accende solo nelle grandi occasioni tipo la Champions. Alcune scelte incomprensibili del tecnico non aiutano: Zaniolo ha fatto il titolare al Bernabeu ma ieri sono entrati Coric (mai usato prima) e Pastore (molto lontano da una condizione accettabile dopo i troppi infortuni).