La riunione di ieri in Lega calcio ha fatto feriti. Nazionale, Federcalcio, e Conte, come evidenzia Alessandro Bocci su Il Corriere della Sera, sono quelli che hanno subito le conseguenze più pesanti.
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Sgarbo della Lega alla Nazionale. La Coppa Italia fa infuriare Conte
La Lega concede lo stage ma senza i giocatori delle 5 squadre impegnate nelle coppe europee e sistema la finale di Coppa Italia il 21 maggio
La Lega concede lo stage ma senza i giocatori delle 5 squadre impegnate nelle coppe europee e sistema la finale di Coppa Italia il 21 maggio che potrebbe slittare al 22 se una delle protagoniste arrivasse all’ultimo atto dell’Europa League: in ogni caso oltre la fine del campionato.
Conte, in un battibaleno, ha cancellato la convocazione prevista tra l’8 e il 10 febbraio. Il c.t. voleva una finestra di lavoro per misurare i giovani più meritevoli in vista di una possibile convocazione all’Europeo, ma dovendo rinunciare ai giocatori di Juve, Roma, Napoli, Fiorentina e Lazio ha deciso di soprassedere.
La seconda decisione, agli occhi dell’allenatore azzurro, è molto più grave e penalizzante della prima. «Ho una sola richiesta: che la stagione finisca il 15 maggio con il campionato in modo che tutti i giocatori possano fare una settimana di vacanza». Conte è andato avanti così per mesi. E Tavecchio aveva lavorato duro ai fianchi la Lega, ricevendo le dovute assicurazioni. Invece, ieri, la scelta che Federazione e lo stesso Conte considerano un tradimento.
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