Se è vero che tre indizi fanno una prova, la terza rete (in cinque gare) realizzata dall’inizio della stagione da Patrik Schick con la nazionale della Repubblica Ceca è la conferma che per l’ex attaccante della Sampdoria il periodo buio è alle spalle e che Eusebio Di Francesco già da sabato ad Udine, se vorrà, potrà contare su di lui, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.
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Schick, un cucchiaio per amico
Gol "alla Totti" in nazionale, l’attaccante chiede spazio anche nella Roma
Difficile, se non impossibile, scalzare Edin Dzeko, ma la crescita di Schick fa comodo anche al bosniaco, altrimenti costretto ad un tour de force che a quasi 33 anni gli fa inevitabilmente perdere la giusta lucidità. Finora in giallorosso l’attaccante ceco ha raccolto le briciole: 295 minuti complessivi in campionato, spalmati in 6 presenze, di cui 3 (contro il Milan, il Frosinone e la Sampdoria) da titolare, e un solo gol; 46 minuti in tre spezzoni in Champions League.
"Fisicamente sto bene e so che per crescere ancora devo sfruttare le occasioni che mi capitano", ha detto dopo la rete segnata contro la Slovacchia nella gara di Nations League. Un gol d’autore, un cucchiaio "alla Totti" che ha fatto il giro delle televisioni europee e che ne rilancia le quotazioni anche in giallorosso.
A Udine dovrebbe toccare a lui e al suo fianco potrebbe avere Justin Kluivert, inserito ieri da Tuttosport nella Top 5 della sedicesima edizione del Golden Boy, il premio internazionale riservato al miglior Under 21 dell’anno.
Notizie da Trigoria. Oggi rientreranno gli ultimi nazionali: Olsen, Cengiz, Nzonzi e Kolarov. Le condizioni del terzino serbo, che ha accusato un riacutizzarsi del dolore al piede infortunato un mese e mezzo fa, dovranno essere valutate in vista della trasferta di Udine. Se non dovesse farcela, è pronto Santon.
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