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Roma, Pastore cerca fiducia dopo il record di infortuni

LaPresse

El Flaco giocherà a Plzen i primi minuti europei in giallorosso

Redazione

Ha giocato finora meno di Zaniolo (398 minuti contro 424) e un quarto di quello che ha fatto Nzonzi (1.626 minuti). Non c’è dubbio che Javier Pastore, per costo/rendimento, sia il più grande tra i molti punti interrogativi a Trigoria, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

Arrivato nell’estate dal Paris Saint Germain in cambio di 24,7 milioni di euro (più un contratto quinquennale da 4 milioni netti a stagione), El Flaco non ha lasciato segno nella Roma. Hanno sicuramente influito i quattro infortuni (sempre al polpaccio) che sono costati all’argentino dieci partite di stop, ma questo suo problema fisico non era certo un segreto: la carriera di Javier è stata tormentata da k.o. quasi sempre dello stesso tipo. Questa sera, nel piccolo stadio del Viktoria Plzen, Pastore ha l’opportunità di giocare i suoi primi minuti in Champions con la maglia giallorossa.

Eusebio Di Francesco, praticamente, ha annunciato Pastore in campo nella mesta conferenza stampa della vigilia: "Abbiamo ancora troppi giocatori che non hanno i 90 minuti della gambe, tra i quali c’è anche Pastore. Javier, però, è quello più avanti di tutti e per questo potrebbe partire titolare. È una valutazione che devo ancora fare. Perotti, invece, ha avuto diversi infortuni e per questo devo pensare al modo giusto di rimetterlo in campo".

La prova contro il Cagliari, sabato scorso, è stata deprimente: Pastore è entrato al posto di Schick sul 2-0 ed è uscito, 15 minuti dopo (8 più i 7 del recupero) sul 2-2. Non l’ha aiutato la cervellotica decisione di schierarlo centravanti, ma quello del suo ruolo è un problema fin dal primo giorno a Trigoria.

Quell’azzardo di acquistare Pastore per fargli fare la mezzala è il "peccato originale" che la Roma rischia di scontare giorno dopo giorno. Per questo motivo, soprattutto per lui, la gara di Plzen è tutto tranne che inutile.