Roma, niente aggancio al Napoli. Spalletti: «Sconfitta immeritata»

La Roma torna dalla trasferta del Franchi senza punti e con tanti rammarichi, in primis per come è maturata la sconfitta, tra il gol non annullato a Badelj e il palo di Nainggolan. In secondo luogo perché la squadra di Spalletti è stata migliore rispetto a quella di Plzen e di quella che ha vinto contro la Sampdoria. È arrivata la prima sconfitta in campionato per la formazione giallorossa, che fallisce la possibilità di agganciare il Napoli in cima alla classifica e di superare la Juventus, sconfitta a San Siro dall’Inter.

Luciano Spalletti non può ritenersi soddisfatto per il risultato, ma ha avuto delle indicazioni positive dalla squadra, che è stata unita per 90 minuti e ha ribattuto colpo su colpo una buona Fiorentina. «È stata una buona partita - ha dichiarato il tecnico - tra due squadre forti che hanno giocato una gara degna. Quando abbiamo preso in mano il match dovevamo essere più cattivi, abbiamo avuto tre o quattro situazioni importanti. Nel secondo tempo siamo calati, non siamo stati pungenti nella fase di possesso palla. Resta una buona prestazione, nonostante tutto. Quando si perde si porta a casa la sconfitta, ma bisogna analizzare la prestazione: abbiamo giocato bene e non meritavamo di perdere».

La partita sarebbe potuta cambiare, se nel primo tempo fosse stato concesso il tiro dagli undici metri ai giallorossi per il fallo di Tomovic su Ddzeko. Spalletti non ha dubbi: «Ha preso una “tranvata”, era rigore netto, lo avevo visto dal campo. Il gol di Badelj era fuorigioco, lo ha raccontato anche Szczesny negli spogliatoi. Se non l’hanno visto non si può fare niente: non serve la lente d’ingrandimento per accorgersene. Rizzoli ha detto che Kalinic era troppo lontano dalla porta, per cui non dava fastidio. Purtroppo è una sconfitta che brucia, meritavamo un risultato diverso. Gli episodi ci penalizzano al di là di quello che è successo. Dzeko? Per me sta facendo bene e ci serve per essere completi. Ci sarà tempo per accontentare tutti».

Gianluca Piacentini