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rassegna stampa roma

Roma, lo stadio vuoto può non essere uno svantaggio

LaPresse

L’ultima volta nel 2006 a Rieti; contestazione continua a Pallotta

Redazione

L’ultima partita di campionato della Roma in uno stadio vuoto risale all’8 febbraio 2006: un rocambolesco 4-3 al Cagliari, con due rigori segnati da Totti all’80’ e nei minuti di recupero per rimontare dal 2-3, giocato sul campo neutro di Rieti perché l’Olimpico era stato squalificato per striscioni e cori antisemiti durante la gara casalinga contro il Livorno, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

La situazione attuale è molto diversa e quella contro la Sampdoria di Claudio Ranieri sarà soltanto la prima delle dodici che attendono i giallorossi da qui alla fine del campionato, interrotto per quasi quattro mesi dall’emergenza Covid-19.

Paulo Fonseca ha deciso di far allenare ieri la squadra dentro l’Olimpico vuoto e alle 21 proprio per preparare la squadra all’insolito ambiente che la aspetterà domani sera, con fischio d’inizio alle 21,45.

Giocar senza pubblico potrebbe essere un vantaggio per la squadra, almeno in questo momento in cui la contestazione al presidente Pallotta e alla dirigenza non accenna a fermarsi. È vero che i tifosi hanno spesso separato la contestazione al presidente da quella alla squadra, che è stata sempre incoraggiata almeno a partita in corso, ma non è semplice capire quante persone sarebbero andate allo stadio, se fosse stato aperto, e con quali intenzioni.