Alla Roma di Di Francesco non era mai successo di dilapidare tre gol di vantaggio. Era capitato, in questa stagione, di subire rimonte partendo da più due nel punteggio: col Chievo e col Cagliari è arrivato un pareggio, col Torino, la settimana scorsa, i giallorossi hanno avuto la forza di vincere la partita. A Bergamo, alla fine, dopo la doppietta di Dzeko e il gol di El Shaarawy, è finita con un punto che cambia poco nella corsa Champions. L’analisi di Di Francesco, riporta il "Corriere della Sera", è dura. "Non riesco a darmi una risposta - le sue parole - per quello che è successo. Ci sono state altre rimonte, è sicuramente un aspetto mentale e di personalità, che è da migliorare, è troppo palese. Come si fa a fare un secondo tempo del genere? Nel primo tempo eravamo una squadra spumeggiante e viva, nella ripresa siamo stati tutti il contrario, quando loro erano degli animali». Di sicuro il processo di guarigione della squadra si è arrestato. "Quando dico che non siamo guariti mi riferisco a episodi come questi, la squadra ha delle deficienze mentali: alla fine è andata pure bene perché si poteva perdere. Divento matto perché non riusciamo ad avere la continuità nella partita: in questo modo non possiamo essere una squadra di livello, non si può avere il predominio e poi dare il pallino del gioco all’avversario. Alle prime difficoltà ho la sensazione di non riuscire a ritrovare il filo".
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Roma, lo sconforto di DiFra: “Non riesco a darmi risposte”
Il tecnico: "Alle prime difficoltà ho la sensazione di non riuscire a ritrovare il filo"
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