Appena il tempo di vedere la palla rotolare alle spalle di Skorupski e Edin Dzeko era già arrivato sotto il settore ospiti. Dietro di lui, si sono materializzati praticamente all’unisono compagni di squadra, panchinari e staff, a formare un corpo unico e romanista. Se c’è un calciatore che oggi più di tutti rappresenta la Roma, scrive Piacentini del Corriere della Sera, quello a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà, è proprio il centravanti bosniaco, che a Bologna ha realizzato il suo quarto gol stagionale, il numero 91 in maglia giallorossa. Un campione ritrovato, che fino a Ferragosto sembrava perso perché si era già promesso ad Antonio Conte, ma che Fonseca con un lavoro quotidiano e incessante è riuscito a convincere a rimanere a Trigoria.
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Roma, l’amore è Dzeko: “Vittoria pazzesca, adesso tutti convinti che siamo fortissimi”
Il bosniaco: "Ci abbiamo sempre creduto, anche in dieci contro undici. Regalato il rigore al Bologna"
"Sono felice - ha detto a fine gara il tecnico - di non allenare il calciatore triste della scorsa stagione. Per noi è troppo importante ed è un leader della squadra: confido molto in lui". E confidano in lui anche i tifosi romanisti, che gli hanno perdonato il tentativo di addio, e lo hanno sommerso di amore. Ricambiato. "Speriamo - le parole di Dzeko - di regalare ai tifosi qualche vittoria". Anche se arrivata in extremis - le statistiche parlano di gol più tardivo in serie A dallo scorso febbraio, quando sempre Dzeko segnò a Frosinone - per il bosniaco è stata una vittoria giusta. "Penso che alla fine abbiamo meritato di vincere, ci siamo riusciti alla fine, e così è ancora più bello. Il Bologna è una squadra tosta che gioca bene, hanno calciatori forti. Abbiamo provato ad imporre il nostro gioco dall’inizio della gara, nel primo tempo abbiamo fatto abbastanza bene: ci è mancato l’ultimo passaggio però siamo stati bravi». È una vittoria che rilancia le ambizioni di classifica della Roma."Non abbiamo mandato nessun messaggio al campionato ma a noi stessi, -continua il bosniaco- siamo una squadra forte, vogliamo andare avanti e vincerle tutte. Questa è una vittoria che ci dà tanto". Espulso per somma d’ammonizioni, Gianluca Mancini sarà squalificato e salterà il match di mercoledì prossimo all’Olimpico (inizio alle ore 19) contro i suoi ex compagni dell’Atalanta.
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