Cristante, Pellegrini, Zappacosta e Under erano considerati, giustamente, titolari nella Roma. Mercoledì sera, contro la Sampdoria, sono invece entrati tutti dalla panchina insieme a Kalinic, andato in campo pochi secondi prima del gol vittoria di Dzeko.
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Roma, la forza dei cinque cambi. Ora Fonseca ha un bomber in più
Sostituzioni decisive contro la Samp: un tesoro che può aiutare da qui alla fine
I cambi in corsa, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera, sono stati la dimostrazione di come la regola delle cinque sostituzioni e una rosa ampia - quella giallorossa è composta oggi da 28 elementi, compresi gli infortunati Zaniolo e Pau Lopez che però presto torneranno a disposizione di Fonseca - possano rappresentare un vantaggio in questo finale di stagione. Pellegrini e Cristante, in particolar modo, hanno avuto un ruolo decisivo nella conquista dei tre punti con due assist (per il centrocampista di Cinecittà Est è stato il nono stagionale, il quarto per Dzeko) che il centravanti bosniaco ha tramutato in oro.
Ma anche Zappacosta ha aggiunto sostanza rispetto ad un Bruno Peres in grande difficoltà. Lo stesso Kalinic, pur senza toccare quasi mai il pallone, ha costretto i difensori della Sampdoria ad un lavoro di marcatura che ha lasciato più libertà a Dzeko.
La rosa, ora, è veramente ampia: Pastore e Bruno Peres non hanno brillato mercoledì sera ma rientrano nelle turnazioni, Ibanez ha festeggiato la prima ("Un altro sogno che diventa realtà, poter esordire con questa maglia è un onore per me", ha scritto ieri sui social), Carles Perez guadagna spazio e Mkhitaryan è ormai considerato un titolare fisso.
Contro la Sampdoria, poi, sono rimasti in panchina Mancini, Fazio, Spinazzola, Kluivert e Perotti. Alcuni di loro già domenica pomeriggio, contro il Milan, potrebbero trovare spazio nella formazione titolare: con cinque cambi a disposizione e una panchina così, Fonseca può concedersi dei lussi finora sconosciuti.
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