Dentro Roma-Inter ribollono una quantità tale di ingredienti, calcistici e soprattutto extra, da renderla una sfida con sapori contrastanti, scrive De Carolis su "Il Corriere della Sera". Il ritorno da avversario di Luciano Spalletti all’Olimpico è un rivedersi tra divorziati astiosi. "Roma non mi è indifferente, è una città e un gruppo cui ho voluto bene. Vado con entusiasmo, poi mi accolgano come vogliono". Non sono attese cortesie per il tecnico, costretto a confrontarsi con l’ex capitano Francesco Totti. La passata stagione è stata un interminabile addio, imputato all’allenatore. «Sarò ben contento di abbracciare Totti, non ci sono casi in sospeso, poi lui può pensare e dire quello che vuole, ho il mio amore da distribuire e per lui è un bel pezzo». Spalletti dispensa miele, Totti lo inzuppa di fiele: «Abbraccio è una parola grossa, lo saluterò per rispetto».
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Roma-Inter, incroci pericolosi
Oggi Spalletti tornerà all'Olimpico, ma questa volta da ex. Rincontrerà anche Totti: per il tecnico non sono attese cortesie dallo stadio
Il trasloco del duo Spalletti-Sabatini all’Inter ha aperto un match durissimo. Le società si sono tagliate la strada sul mercato. I nerazzurri avevano puntato Ruediger e soprattutto Nainggolan. Obiettivi inseguiti e sfumati, prima dell’ultimo confronto sanguinoso su Schick. L’Inter ha puntato sul giocatore già a maggio e prima se l’è visto sfilare dalla Juve che l’ha poi rifiutato, ora rischia di perderlo un’altra volta per l’offerta della Roma. Per colpa della retromarcia di Suning che a inizio agosto ha chiuso i rubinetti, il mercato dell’Inter si è inaridito. Partita a caccia di campioni, pensando di avere un budget cospicuo, l’Inter ha poi dovuto virare e accontentarsi. La Roma sembrava pronta a smantellare, alla fine però ha trattenuto Nainggolan e Strootman e scelto due nuovi terzini. Nella serata dei destini rovesciati e dei lunghi coltelli, c’è però un ritorno che fa tutti felici: Florenzi è di nuovo convocato.
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