Contro il Frosinone è arrivata la prima vittoria della nuova era Spalletti, con qualche errore dei soliti ma anche con qualche passo avanti che fa sperare, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera". È sicuramente un buon segno che il gol del 2-1 sia arrivato su cross di Zukanovic e prezioso colpo di tacco di El Shaarawy, cioè i due esordienti mandati in campo contemporaneamente per l’emergenza assoluta degli esterni giallorossi (fuori Florenzi, Digne, Torosidis, Iago Falque e Maicon in panchina perché con autonomia limitata). L’ex rossonero non segnava in serie A dal 24 maggio 2015 e ha giocato 90’ mostrando una resistenza atletica sorprendente.
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Roma, il risveglio del Faraone regala la prima vittoria a Spalletti
Spalletti ha cambiato moltissimo durante la gara, mescolando la difesa a 3 e quella a 4. Nessun segno di rinascita da Salah e Dzeko continua a cercare il gol senza trovarlo
Spalletti ha cambiato moltissimo durante la gara, mescolando la difesa a 3 e quella a 4. In certi frangenti la squadra è ancora confusa e, soprattutto, non sa difendere a dovere i vantaggi. Intanto c’è stato il rientro di Totti, che ha servito un bell’assist a Pjanic per il 3-1 che ha chiuso definitivamente la gara. Ha un’autonomia limitata, ma la classe non ha età. Purtroppo non c’è stato nessun segno di rinascita da Salah e Dzeko continua a cercare il gol senza trovarlo.
L’altro segnale importante è la posizione più avanzata di Pjanic nella ripresa. Ha preso in mano il gioco è segnato anche il suo decimo gol stagionale . Il Frosinone è stato bravo a risalire dopo il gol di Nainggolan, che ha tirato da terra con Salah in sicura posizione di offside, ma probabilmente da considerare passiva. Ciofani ha pareggiato e i ciociari hanno chiuso il primo tempo in pareggio. Non si aspettavano certo il colpo di prestigio di El Shaarawy.
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