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Roma, il futuro di Eusebio nei piedi di Berardi

LaPresse

Mercoledì il Sassuolo, obbligatori i tre punti. Il tecnico incontra il suo passato e un giocatore che avrebbe fortissimamente voluto alla Roma

Redazione

Il campionato ritorna mercoledì (ore 18) e sabato 29 (trasferta a Parma, ore 15). Alla Roma servono 6 punti per arrivare alla sosta con un po’ di morale in più, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera.

Se saranno di meno potrebbero far tornare al presidente Pallotta vecchie tentazioni. Eusebio Di Francesco lo sa. Il cammino della Roma è questo: decimo posto; 15 punti in meno rispetto all’anno scorso; 5 sconfitte e 23 gol al passivo (in tutto il campionato scorso 7e28); qualità del gioco ampiamente sotto la sufficienza.

Dzeko sarà quasi sicuramente titolare per mercoledì e El Shaarawy dovrebbe essere convocato; si lavora su Lorenzo Pellegrini in vista del Parma. Per De Rossi si vedrà a gennaio. Contro il Sassuolo, Di Francesco incontra il suo passato e un giocatore che avrebbe fortissimamente voluto alla Roma: Domenico Berardi, il famoso esterno destro di piede mancino per il 4-3-3. Alla Roma segnò un gol velenoso il 10 novembre 2013, a tempo scaduto, costringendo Garcia al primo pareggio casalingo dopo 5 vittorie di fila. Dovesse ripetersi potrebbe sancire proprio lui, suo pupillo, la fine della storia tra Di Francesco e la Roma.

Intanto si pensa  al mercato di gennaio. Se Monchi riuscirà a piazzare Marcano in Spagna serve un centrale di riserva. Sotto osservazione il brasiliano Iago Maidana, del San Paolo. Da mandare in prestito Bianda, sparito anche dalla Primavera. Kostas Manolas è passato nella scuderia di Mino Raiola. Può essere una buona notizia o una cattiva: l’affare Kluivert ha messo a posto i rapporti tra Raiola e la Roma, un tempo inesistenti, ma il procuratore ora ha in mano un calciatore molto desiderato in Premier League.

Centrocampo: è svanito Sanogo, senza che nessuno si sia disperato. Weigl sarebbe un grande acquisto (specialmente se in prestito biennale dal Borussia Dortmund) ma il tecnico dei gialloneri, Favre, per ora ha messo il veto.

Attacco: la gestione di Schick è stata fallimentare e potrebbe davvero tornare alla Samp in prestito. Anche il sostituto deve arrivare con la stessa formula. Se ci si accontenta di Kownacki non c’è problema, se si vuole Batshuayi è più complicato. Ma chi avrà l’ultima parola, insieme a Monchi: Di Francesco o il suo successore?