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Roma, i meriti di Fonseca nella striscia senza ko

LaPresse

Sul campo imbattuto da 15 gare: il tecnico ha conquistato tifo e club

Redazione

Quindici sul campo, al netto della gara di Verona il cui risultato è stato deciso a tavolino. Sono le partite utili consecutive centrate dalla Roma, che da luglio ha il miglior rendimento della serie A, insieme al Milan, con 11 vittorie e 4 pareggi, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.

Solo i rossoneri hanno una serie positiva migliore, arrivata a 19 gare senza sconfitte. Prendendo in esame solo questo primo segmento di stagione, però, la Roma è l’unica squadra imbattuta sia in campionato sia nelle coppe europee: tra serie A ed Europa League i giallorossi hanno collezionato 6 vittorie e 4 pareggi (compreso quello di Verona).

Uno dei principali artefici della striscia positiva della Roma è senza dubbio Paulo Fonseca, che è riuscito a dare una costanza di rendimento e di risultati che nella passata stagione, prima della sospensione della Serie A, la sua squadra non aveva mai avuto. Il tecnico portoghese, partita dopo partita, sta (ri)conquistando la fiducia di proprietà e tifoseria.

Il portoghese ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, con un’opzione di rinnovo che può esercitare solo la società: finora non si è mai parlato della possibilità di un prolungamento, ma oggi la sua posizione è molto più salda di quanto non fosse, ad esempio, proprio dopo il pareggio alla prima giornata a Verona.

In questa stagione, dopo qualche difficoltà iniziale è stato un crescendo di risultati e di prestazioni, fino alla gara vinta a Marassi contro il Genoa, senza Dzeko e dovendo rinunciare dopo pochi minuti anche a Spinazzola - oggi l’esterno sinistro si sottoporrà agli esami strumentali per verificare l’entità dell’infortunio muscolare che lo ha costretto a lasciare il campo -, uno dei "recuperi tecnici" migliori portati a compimento dall’allenatore che sta provando, con buoni risultati, a rivitalizzare anche calciatori che sembravano persi come Bruno Peres e Karsdorp. Che poi è (soprattutto) quello che gli chiede la società.