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Roma, Garcia amaro: «Vittoria di Pirro». Dzeko, Totti e Keita rischiano un lungo stop

"Lo avevo detto che giocando come a Genova ne avremmo vinte tante, dobbiamo sempre essere consapevoli dei nostri mezzi e metterli in campo" ha poi aggiunto il tecnico francese

Redazione

Garcia non riesce ad essere soddisfatto del 5-1 contro il Carpi, soprattutto a causa dei tre infortuni che hanno colpito la sua squadra. Totti e Keita hanno abbandonato il campo a causa di un infortunio al flessore destro, mentre per Dzeko si tratta di trauma distrattivo al ginocchio destro. I primi due a Borisov sicuramente non ci saranno, complicata la presenza del bosniaco, uscito dallo stadio con una vistosa fasciatura. Oggi si sottoporrà agli esami strumentali.

Come sottolinea Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera, ci voleva una boccata d’ossigeno dopo la doppia delusione contro Sassuolo e Sampdoria: «L’umore è sempre stato buono dentro lo spogliatoio - dichiara Garcia - i ragazzi erano tranquilli. Lo avevo detto che giocando come a Genova ne avremmo vinte tante, dobbiamo sempre essere consapevoli dei nostri mezzi e metterli in campo. Col Carpi abbiamo giocato bene, potevamo segnare più di 5 gol».

Gervinho e De Sanctis due protagonisti: «L’ivoriano può fare grandi cose e già nel precampionato era stato uno dei migliori, aveva dimostrato di essere concentrato e di voler aiutare la Roma. La sua fiducia è tornata alta ed è un bene per lui: si è rivisto quello dei primi 18 mesi in giallorosso. De Sanctis ha fatto una grande partita, la parata sul rigore ci può stare ma la seconda è straordinaria, solo un portiere come lui poteva compierla».

Ieri il portiere si è preso la sua rivincita: «È stata una settimana - le parole di De Sanctis a fine gara - nella quale non sono stato messo nelle condizioni ideali per fare quello che di solito faccio, cioè allenarmi e parare. Il calcio però è così, soprattutto in posti come Roma e Napoli. Bisogna accettare che i tifosi vogliono tantissimo e fanno bene a pretendere tanto, ma devono capire che soltanto attraverso l’equilibrio nei giudizi e nella passione può migliorare questo ambiente che noi stiamo cercando di trasformare in vincente. Noi giocatori e la società lo stiamo facendo, la gente deve capire che i nostri sforzi devono essere accompagnati dal loro entusiasmo».