Sia con Garcia che con Spalletti – con medie-punti eccellenti – la Roma non è riuscita a guarire dalla sindrome delle «piccole». In 20 occasioni in campionato, più il tracollo in Coppa Italia contro lo Spezia nella scorsa stagione, la Roma ha infatti perduto punti contro le provinciali quelli che a fine stagione, come sottolinea Luca Valdiserri sul Corriere della Sera, fanno di solito la differenza tra vincere e ottenere soltanto un piazzamento.
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Roma, da Garcia a Spalletti i 20 rimpianti contro le piccole
La squadra giallorossa ha infatti perduto punti contro le provinciali, quelli che a fine stagione fanno di solito la differenza tra vincere e ottenere soltanto un piazzamento
C’è chi parla di una maledizione che comincia da lontano, risalendo fino a Roma-Lecce che costò lo scudetto a Eriksson o a Venezia-Roma, letale per il bis che poteva fare Capello.
Nella prima stagione Garcia sono arrivati il pareggio 0-0 in casa contro il Cagliari, l’1-1 a Bergamo e le sconfitte a fine campionato (ininfluenti) contro Catania (4-1) e Genoa (1-0). Nella seconda dell’allenatore francese ci sono Palermo-Roma 1-1, Roma-Empoli 1-1, Roma-Parma 0-0 (quella dell’esordio di Doumbia, reduce dalla Coppa d’Africa), Verona-Roma 0-0, Chievo-Roma 0-0, Roma-Atalanta 1-1 e Roma-Palermo 1-2 (ininfluente, ma alla vigilia ci fu la conferenza stampa che, di fatto, sancì la rottura tra Garcia e Pallotta).
Nella stagione scorsa, divisa tra il tecnico francese e Spalletti, la Roma ha perso punti a Verona (1-1 con l’Hellas), Bologna (2-2), Atalanta in casa (0-2) e ancora Verona (Chievo 3-3). Con Spalletti sono arrivati il pareggio 1-1 con l’Hellas all’esordio del nuovo tecnico, un 1-1 contro il Bologna all’Olimpico e il 3-3 in rimonta, propiziato da Totti, a Bergamo.
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