Contava solo vincere e la Roma, che in trasferta non ci riusciva dal 24 settembre a Parma, lo ha fatto. Nonostante gli infortuni e il turnover in vista della gara di martedì col Cska Mosca che potrebbe decidere il passaggio agli ottavi di finale di Champions, e dopo essere passata in svantaggio dopo meno di un minuto di gioco. Non è stata una Roma brillante: ha tirato nello specchio della porta solo 6 volte in tutta la gara, ma è riuscita a portare a casa tre punti grazie alla qualità dei singoli. A rimettere la formazione giallorossa in piedi ci ha pensato un’altra magia di Adem Ljajic, al quarto gol nelle ultime sette gare giocate (il secondo consecutivo) da titolare: sul rendimento del serbo c’è tanto merito da parte di Rudi Garcia.
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Roma concreta e spietata. Garcia: «Contava solo vincere»
Non è stata una Roma brillante: ha tirato nello specchio della porta solo 6 volte in tutta la gara, ma è riuscita a portare a casa tre punti grazie alla qualità dei singoli.
«Adem - le parole del tecnico - non lo sto recuperando oggi, sono diciotto mesi che dico che ha talento. Ho la fortuna di non avere problemi in attacco, così posso alternare i calciatori e dare tempo di gioco a tutti. Ljajic ha fatto una bella partita, un assist per Nainggolan e un gran gol». Al tecnico francese è piaciuta la reazione della squadra dopo lo svantaggio iniziale. «L’importante era vincere, e all’inizio s’era messa male. Abbiamo mostrato carattere, anche se abbiamo perso troppi palloni. Sappiamo che Bergamo è un campo complicato per tutti, siamo molto soddisfatti per il risultato. Se siamo da scudetto? L’ho già detto e non ho niente da aggiungere. Non mi interessano i risultati delle altre squadre, quello che conta è che vinciamo noi».
Garcia si sofferma sulle prestazioni dei singoli. «Abbiamo lavorato tanto sul gioco tra le linee, a volte non l’abbiamo sfruttato abbastanza ma siamo stati bravi con gli inserimenti di Nainggolan e di Pjanic, con De Rossi che ci dà grande sicurezza. Iturbe ha bisogno di essere al top per esprimere il suo gioco e sappiamo che è stato infortunato. Proviene da una squadra che giocava in contropiede e deve abituarsi ad una che invece tiene la palla e sta sempre nella metà campo avversaria. Deve migliorare soprattutto quando si trova spalle alla porta. Ha grande volontà, dà sempre il meglio e pian piano ritroverà la sua energia e potrà sfruttare la sua velocità, che è quello che gli manca».
Archiviati i tre punti, si può pensare alla Champions. «Faremo di tutto per prendere i tre punti, possiamo guadagnare qualcosa ed essere già qualificati. Sappiamo tutti che era un girone di ferro, noi non abbiamo abitudine a giocare in Champions e l’obiettivo è il campionato, grazie a quello arriveremo ad abituarci a giocare in Europa».
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