Da una parte Rudi Garcia, dall’altra Walter Sabatini, in mezzo James Pallotta che arriverà pochi giorni prima della presentazione (il 15 giugno) del progetto del nuovo stadio in Campidoglio. Il presidente avrà il compito di ridefinire alcuni poteri dentro Trigoria - non solo nell’area tecnica -, compresi quelli del d.s. e dell’allenatore, in modo che le competenze non vadano in conflitto.
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Roma, adesso c’è ottimismo su Nainggolan
La prima operazione di mercato da portare a termine è il riscatto del centrocampista belga: con il Cagliari si lavora sulla base di 12 milioni di euro per la seconda metà del cartellino
Il punto è proprio questo: Garcia vorrebbe più potere decisionale sia sul mercato sia sullo staff (c’è da scegliere il successore del preparatore atletico Rongoni) mentre Sabatini, per sua stessa ammissione, è abituato a muoversi liberamente. Sull’equilibrio tra queste due posizioni dovrà nascere la Roma del futuro, la terza del tecnico francese che in questa stagione ha bocciato senza appello alcune scelte del d.s.: si dovrà evitare il riproporsi di situazioni come quelle che hanno visto protagonisti Paredes, Uçan e Doumbia.
La prima operazione da portare a termine è il riscatto di Radja Nainggolan, nome che mette tutti d’accordo: con il Cagliari si lavora sulla base di 12 milioni di euro per la seconda metà del cartellino. L’operazione è facilitata dagli ottimi rapporti di Sabatini con il neo d.s. dei sardi, Capozucca, che quando era al Genoa ha chiuso un po’ di affari con il romanista. Con il giocatore, che ha un contratto fino al 2018 con la Roma, si sta discutendo a cifre più o meno raddoppiate rispetto al milione e mezzo netto che percepisce attualmente. Un altro nome sul quale non ci sarà bisogno di discutere è quello del portiere: Handanovic (l’Inter chiede più di 10 milioni, la Roma vorrebbe arrivare al massimo a 8) o Neto (arriverebbe a parametro zero) rispondono entrambi all’identikit richiesto dal tecnico, cioè quello di un numero 1 esperto e che già conosce il calcio italiano.
Anche il rinnovo di Keita, lunedì dovrebbe esserci l’incontro con l’agente per definire l’operazione, è una precisa richiesta del tecnico, così come Lucas Digne, terzino sinistro del Paris Saint Germain che già lo scorso anno era finito nel mirino della Roma, e Andrè Ayew, che potrebbe prendere il posto di Gervinho; se l’ivoriano dovesse accettare i milioni dell’Al Jazeera non sarà trattenuto dalla società che lo lascerà andare, anche contro il parere del tecnico.
In attesa di un centravanti - Dzeko, Jackson Martinez e Benteke i nomi più gettonati - davanti si ripartirà da Iturbe, che si gode il post-derby. «Il gol alla Lazio - le sue parole a Roma Radio - ne vale 15. Mi rifarò il prossimo anno».
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