È stata soprattutto una serata di festa. L’amichevole di ieri sera all’Olimpico tra la Roma e la Chapecoense ha riconsegnato Alessandro Florenzi a mister Di Francesco: il numero 24 è rimasto in campo per 75 minuti. Capitano per l’occasione, Florenzi è partito esterno basso ma in pratica ha coperto tutta la fascia, visto che la Roma ha cambiato più volte modulo nel corso del match: è pronto per tornare anche nelle gare che contano e si candida per una maglia da titolare già dalla partita di Genova contro la Sampdoria, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". L’altro protagonista della serata doveva essere Patrik Schick, a cui Di Francesco ha concesso poco meno di venticinque minuti, nel finale, da centravanti. Un tempo insufficiente per far vedere le sue qualità: una rovesciata tentata in area di rigore, un paio di calcioni subiti e poco altro. Avrà tempo per recuperare. Della serata resta la solidarietà nei confronti di una società azzerata dall’incidente aereo del novembre scorso.
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Rientro e gol su rigore. L’amichevole con la Chape nel segno di Florenzi
Il numero 24 è rimasto in campo per 75 minuti: ora è pronto per tornare anche nelle gare che contano e si candida per una maglia da titolare già dalla partita di Genova contro la Sampdoria
Poteva andare meglio, però, perché nonostante i ripetuti appelli da parte di Totti, della sindaca Virginia Raggi seduta in tribuna al fianco dell’ex capitano, gli spettatori presenti erano meno di diecimila (piena la Curva Sud), uno spettacolo non paragonabile a quello offerto, lo scorso 7 agosto, a Barcellona, dove ad assistere al Trofeo Gamper erano presenti in 65 mila. L’incasso sarà comunicato nei prossimi giorni e sarà devoluto alla Chapecoense e alle famiglie dei giocatori morti.
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