Allenatore nuovo (Di Francesco al posto di Spalletti); direttore sportivo nuovo (Monchi al posto di Sabatini); addio a tre califfi: Szczesny, miglior portiere del campionato, Ruediger, il difensore più eclettico, e Salah, 15 gol (senza rigori) e 10 assist. Un mercato dove sono state comperate per tempo le seconde linee (Moreno, Gonalons, Defrel) e qualche giovane promettente (Pellegrini, Cengiz Under e Karsdorp, che però non è mai sceso in campo per un problema al ginocchio), ma che ha trascinato troppo per le lunghe la telenovela Mahrez e che, a poche ore dall’inizio del campionato, deve ancora essere pesantemente terminato, come scrive Valdiserri su Il Corriere della Sera.
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Quelle tre domande che fanno compagnia alla Roma
Giallorossi totalmente modificati rispetto all'anno scorso, dall'allenatore al ds passando per il portiere e gli attaccanti
Questa Roma sembra il terrore dei bookmaker: che quota dare a una squadra che può essere tutto e il contrario di tutto, in attesa della prova del campo? L’impressione è che si sia perso del tempo. Al contrario di quello che ha fatto il Napoli, arrivato l’anno scorso a un punto di distanza dai giallorossi, ma adesso più solido nelle certezze di gioco e nelle prospettive. Ma questa è la realtà e possono cambiarla solo Di Francesco e i suoi giocatori. Con tre grandi interrogativi: 1) ci sono i difensori per giocare con la linea alta? 2) Dzeko saprà ripetersi ai livelli di eccellenza? 3) Nainggolan riportato mezzala sarà ancora devastante, come era con Spalletti?
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