Oggi a Madrid, insieme a Di Francesco, nella conferenza stampa per presentare Atletico Madrid-Roma ci sarà Perotti. Diego non ama molto parlare in pubblico e, perciò, la scelta dell’ufficio stampa giallorosso non è un premio per lui. Però è il segnale di quanto è cresciuta la sua importanza dentro il gruppo, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera".
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Perotti, ora anche la Roma ha trovato il suo Diego
Gasperini lo ha fatto rinascere, Spalletti lo ha voluto ma non lo ha valorizzato al 100%, Di Francesco ne ha completato la crescita: l'argentino è sempre più importante nel gruppo giallorosso
Il padre Hugo, calciatore del Boca Juniors era grande amico di Diego Maradona e promise al Pibe de oro: «Se un giorno avrò un figlio, lo chiamerò Diego come te». Il nome Diego e l’amore per il Boca, in realtà, sono stati ostacoli nella carriera di Perotti, ma ora, raggiunta la piena maturità come calciatore e come uomo, sono diventati un valore aggiunto. Perotti ha vissuto sulle montagne russe: nell’estate del 2010 il Siviglia lo aveva blindato con una clausola da 48 milioni, quattro anni dopo il Genoa lo comprò per 350.000 euro.
Gasperini lo ha fatto rinascere, Spalletti lo ha voluto ma non lo ha valorizzato al 100%, Di Francesco ne ha completato la crescita. Perotti ha ritrovato la convocazione della nazionale argentina dopo un’assenza di più di sei anni. Ora sogna il Mondiale. La Roma, domani sera, può qualificarsi per gli ottavi di finale con un turno di anticipo. Per Perotti sarebbe chiudere un cerchio. La qualificazione diretta alla Champions, ottenuta all’ultimo minuto dell’ultima partita dello scorso campionato, proprio contro il Genoa, è arrivata con un suo gol.
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