James Pallotta è tifoso dei Celtics, ma forse non conosce la lettera che un tifoso di Boston scrisse a Kobe Bryant, l’arcirivale dei Los Angeles Lakers, in occasione dell’ultima visita al Garden: "Spero di batterti e poi alzarmi in piedi ad applaudirti". Pallotta invece, parlando al Messaggero.it, ha dato ragione a Luciano Spalletti che, per l’ultima di Totti a San Siro, ha usato un altro metodo: 90’ di panchina e l’ingresso di Bruno Peres, a 6’ dal termine e con i giallorossi in vantaggio 3-1 sul Milan: "È stato molto bello vedere tutti i tifosi applaudire Totti e la sua mostruosa classe, ma la squadra viene sempre prima di tutto. L’allenatore ha fatto il cambio giusto, perché stiamo combattendo per l’accesso alla Champions. E comunque, se avesse messo Totti gli ultimi cinque o sei minuti, qualcuno lo avrebbe ritenuto irrispettoso. Non potrei biasimare Spalletti se dovesse lasciare la Roma, perché i media scrivono sciocchezze ogni settimana. Aspettate la fine della stagione perché avrò molto da dire, vi racconterò tutta la storia". Parole forti, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera".
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Pallotta si schiera con Spalletti. Il tecnico e Totti sono a un bivio
Il presidente: "Luciano ha fatto il cambio giusto, perché stiamo combattendo per l’accesso alla Champions. Se avesse messo Totti gli ultimi cinque o sei minuti, qualcuno lo avrebbe ritenuto irrispettoso"
Anche i tifosi milanisti, che hanno applaudito il nome di Totti alla lettura delle formazioni, si aspettavano di vederlo in campo all’uscita di Dzeko infortunato. Invece è entrato Bruno Peres, che sette giorni prima, nel derby, era stato disastroso. I rapporti Spalletti-Totti si sono deteriorati dopo le dimissioni del tecnico, dopo sole due giornate del campionato 2009-2010. Spalletti ha sempre pensato di non essere stato difeso dai suoi giocatori, con il capitano in testa. Totti ha sempre indicato in Lippi l’allenatore più importante della carriera, perché lo ha aspettato dopo l’infortunio e gli ha permesso di vincere il Mondiale. Nel finale della scorsa stagione Totti ha contribuito con i suoi gol al terzo posto e Spalletti ha subito il rinnovo di contratto per un ultimo anno. Appena può parla dell’entourage di Totti, che vede (non unico nella Roma) come un problema. «Se tornassi indietro non verrei mai ad allenare la Roma», ha detto il tecnico domenica sera, chiudendo con un rilievo ancora più crudo: «Poverino, lui viene al campo. Vorrebbe giocare la domenica…».
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