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rassegna stampa roma

Pallotta, nuovo ultimatum: “Le istituzioni accelerino. Senza stadio, mollo tutto”

Il presidente: "Si parla dei soldi spesi sul mercato per i calciatori, ma c’è altro e nessuno lo sa: sono stati spesi 65 se non 70 milioni per lo stadio"

Redazione

"O mi fanno fare lo stadio, o me ne vado". Tra un incontro al centro di Roma con sir Alex Ferguson e Paolo Maldini, e un summit con la dirigenza al completo, compreso il consulente Franco Baldini arrivato da Londra, il presidente romanista James Pallotta parla del progetto del nuovo stadio che dovrà sorgere a Tor di Valle, scrive Gianluca Piacentini sul Corriere della Sera.

Come ha già fatto in passato, usa toni duri e lancia un vero e proprio ultimatum alle istituzioni. "Su questo tema ho degli incontri e sto andando avanti". Poi l’affondo. "Se non accelerano il tutto, non avremo uno stadio e noi non saremo qui, i tifosi dovrebbero dire alle istituzioni di accelerare".

L’iter è ormai giunto alle battute finali, ma il presidente romanista, evidentemente, ha paura di nuovi ritardi e lungaggini che potrebbero spostare troppo in avanti nel tempo la data di inizio lavori."Siamo vicini alla chiusura, ma se tutto va oltre il 30 giugno, o luglio, ci vorrà un altro anno e non avremo uno stadio. Non possiamo permettercelo. Si parla dei soldi spesi sul mercato per i calciatori, ma c’è altro e nessuno lo sa: sono stati spesi 65 se non 70 milioni per lo stadio. Non si può continuare a tirare fuori soldi in questo modo quando non hai un ritorno in cambio. Abbiamo bisogno di uno stadio e in tempi brevi".

Una rassicurazione per Pallotta è arrivata anche da Paolo Ferrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio. "Questo atto lo aspetta tutta la città, non solo Pallotta. È normale che lui faccia il presidente della Roma ma io, da amministratore, devo avere una visione differente. Posso dire che i tempi saranno rispettati: ora la palla passa alla Roma".