rassegna stampa roma

Nuovo stadio, fermi i fondi sui trasporti

Come evitare il traffico "catastrofico"? Alla Regione bloccati 180 milioni per la Roma-Lido

Redazione

Duecentovienticinque milioni per la Roma-Lido, una cifra X ancora da stabilire per la Roma-Fiumicino, riporta il Corriere della Sera. Le due linee sono la chiave di ferro che apre i cancelli dello stadio della Roma perché, come scritto sulla delibera 32 che stabilisce l’interesse pubblico del progetto, "dovrà essere assicurata la contestualità dell’esercizio del trasporto pubblico su ferro al momento della prima utilizzazione pubblica del nuovo stadio". Quindi, prima si rimette a posto la ferrovia più inguaiata d’Italia e si potenzia la linea per Fiumicino, poi si va a risolvere le prescrizioni residue della Conferenza dei servizi, e solo dopo lo stadio potrà aprire i tornelli ai tifosi della Roma.

I soldi per la Roma-Lido ci sono, in teoria. Al momento, però, nonostante l’invito di Raggi ai proponenti di "aprire i cantieri entro l’anno", la Roma-Lido può contare solo su fondi teorici: Eurnova non ha versato la sua tranche ei180 milioni sono ancora bloccati alla Regione. A parte i 65 nuovi treni «Rock» da contratto di servizio Trenitalia-Regione Lazio, ad oggi sono arrivati zero euro pure sulla Roma-Fiumicino visto che il tavolo tecnico tra Rfi, Regione e Comune di Roma (con Raggi che venerdì ha istituito un gruppo ad hoc per seguire il progetto stadio) sta ancora studiando il tipo di intervento e, quindi, anche il calibro dell’impegno finanziario.

Ma pure sugli obiettivi da centrare per rendere le ferrovie efficienti, al momento, qualcosa non torna: secondo la delibera 32, per sostenere il sistema della mobilità nell’area di Tor di Valle in assenza di ulteriori ponti, la Roma-Lido dove essere portata a suon di investimenti fino ad un regime che le consenta di trasportare «minimo 20 mila passeggeri all’ora»; invece per il Pums — Piano urbano mobilità sostenibile —, a valle degli investimenti previsti la Roma-Lido sarà in grado di far viaggiare "al massimo 18 mila passeggeri all’ora", duemila in meno rispetto ai paletti fissati dalla politica in Aula.