Non credevamo allo scudetto. Tantomeno alla Champions League. La massima ambizione, ammettiamolo, per noi tifosi quest’anno era vincere la Coppa Italia, come riporta Paola Di Caro sul Corriere della Sera.
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Noi ci siamo sempre stati e stasera ci saremo, ma aspettiamo il bel gioco
Di Francesco ha chiamato a raccolta il pubblico, ma sono i tifosi che da adesso in poi devono chiamare alle proprie responsabilità la Roma
Ma una cosa - sicuramente tutti - chiedevamo: divertimento. Ovvero un bel gioco, belle partite, buone giocate e, magari, la crescita dei giovani e performance dei più anziani, vecchi e nuovi, all’altezza della loro fama e dei loro stipendi.
Deprimente la sconfitta con la Spal, per come è arrivata (inaspettata) e per come è maturata, con una squadra in confusione, svogliata, depressa, spaventata e non tanto per l’immaturità di alcuni, ma per l’assenza di anima e collante di tutti.
Di Francesco ha chiamato a raccolta il pubblico, ma è il pubblico che da adesso in poi deve chiamare alle proprie responsabilità la Roma: dirigenza, allenatore, giocatori. Noi stasera ci saremo, come ci siamo sempre stati. Voi, AsRoma?
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