«A Torino dobbiamo solamente vincere». L’augurio di Radja Nainggolan è quello di tutti i tifosi della Roma, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". Reduce dal primo gol stagionale segnato al Verona domenica scorsa, Nainggolan ancora non sa se sarà utilizzato come incursore «alla Perrotta» o se tornerà sulla linea dei centrocampisti. «Il nuovo ruolo mi piace - dichiara a Sky - perché sono più libero e posso inserirmi, devo pressare in modo veloce. Fisicamente stiamo bene, credo che i nostri problemi siano mentali. Andiamo in vantaggio ma poi ci recuperano, come col Verona: le gambe girano, ma a vuoto, non riusciamo a ragionare».
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Nainggolan: «Forti come la Juve»
«Se riuscissimo a fare il colpo potremmo avvicinarci, stiamo preparando bene la gara ma non dipenderà solo da noi. La Juve è costruita per vincere, come lo siamo noi, ma ci è mancata continuità, mentre la Juventus è abituata»
Testa alla partita di Torino: «Se riuscissimo a fare il colpo potremmo avvicinarci, stiamo preparando bene la gara ma non dipenderà solo da noi. Anche loro dovranno sbagliare qualcosa perché finora stanno facendo meglio di tutti. La Juve è costruita per vincere, come lo siamo noi, ma ci è mancata continuità, mentre la Juventus è abituata».
Intanto è in via di definizione l’acquisto di Stephan El Shaarawy, che arriverà in prestito oneroso (2 milioni di euro) con diritto (e non obbligo) di riscatto fissato a 13. Un calciatore che Spalletti ammirava quando era allenatore dello Zenit («Ha una bella testa, un giocatore così forte e umile è proiettato verso il meglio» il suo pensiero nel 2012) e che da lunedì, dopo avere sostenuto le visite mediche, si potrà allenare a Trigoria. Ancora in stand-by la situazione di Diego Perotti.
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