(Corriere della Sera - G.Piacentini) «Sono quasi al 100% del recupero dal mio infortunio. Questa settimana ho ripreso il lavoro fisico per arrivare pronto al match contro il Napoli, che ci attende alla ripresa del campionato».
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Maicon si convoca per Roma-Napoli e il Mondiale 2014
(Corriere della Sera – G.Piacentini) «Sono quasi al 100% del recupero dal mio infortunio. Questa settimana ho ripreso il lavoro fisico per arrivare pronto al match contro il Napoli, che ci attende alla ripresa del campionato».
Chi lo conosce bene, sa che avrebbe pagato di tasca sua per essere in campo sabato scorso a Milano contro l’Intre, la sua ex squadra, e per rispondere alla convocazione della Seleçao. E invece Maicon Douglas Sisenando, più semplicemente Maicon, è rimasto da solo a lavorare a Trigoria per recuperare dall’infortunio muscolare che gli è capitato il 25 settembre a Marassi, dopo 35 minuti della gara contro la Sampdoria.
Un piccolo incidente di percorso, che ha però rovinato un inizio di stagione che ha lasciato a bocca aperta non solo i tifosi della Roma ma anche tutti quelli che si erano affrettati a celebrarne il «funerale sportivo» dopo il suo addio all’Inter. «Maicon è finito» oppure «Non conduce una vita da atleta » sono le etichette che lo hanno accompagnato negli ultimi due anni, in cui il suo rendimento è stato inferiore a quello tenuto con José Mourinho, quando era indiscutibilmente il miglior terzino destro al mondo. Dopo una lunga riflessione — è stato lo stesso d.s. ad ammettere che nel suo ruolo avrebbe preso Wallace—Walter Sabatini ha deciso di scommettere su di lui. Una scommessa vinta, anche se il termine non è proprio gradito al brasiliano: «Una scommessa?—ha chiesto Maicon a metà tra l’infastidito e il divertito a chi gli aveva rivolto la domanda il giorno della sua presentazione —. Io non devo dimostrare niente a nessuno».
Questione di personalità, la stessa che mancava dentro lo spogliatoio giallorosso e che il difensore ha messo al servizio dei suoi nuovi compagni. Fin dal ritiro di Riscone ha lavorato tanto per rimettersi in pari con i compagni. Garcia, all’inizio, lo ha utilizzato con il contagocce per non comprometterne la preparazione, ma quando lo ha avuto a disposizione non lo ha mai tolto dalla formazione titolare: quattro partite consecutive senza essere mai sostituito, contro Livorno, Verona, Parma e Lazio, e un autogol provocato prima dello stop contro la Sampdoria. Un rendimento da Maicon «vecchie maniere», che gli è valso anche il ritorno nella nazionale brasiliana.«L’infortunio è arrivato—le sue parole a Lancenet— quando stavo giocando con regolarità. È chiaro che voglio essere nel gruppo di giocatori che disputerà la Coppa del Mondo, la prossima estate».
Felipe Scolari conta su di lui e glielo ha detto, a patto che continui a mantenere questo rendimento con il suo club, cioè la Roma. L’assicurazione migliore per per Rudi Garcia, che ha ritrovato un calciatore di livello internazionale. Uno che sa come si vince.
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