rassegna stampa roma

Lo stadio della Roma, psicodramma politico-burocratico

Il Pd, che con Ignazio Marino aveva fortemente sostenuto il progetto, ora è contrario. Il Movimento 5 stelle, che era contrario al punto da presentare un esposto, oggi è invece favorevole

Redazione

Quello di Stella Cristina Grancio è il primo caso in cui prende corpo la minaccia di far pagare ai dissenzienti grillini la penale di 150 mila euro. Come scrive Rizzo su "Il Corriere della Sera", l’episodio sottolinea le dimensioni stellari dello psicodramma politico e burocratico raggiunte dello stadio della Roma. Con lo stato che smentisce se stesso: bocciando in sede di parere unico il vincolo apposto dalla propria Soprintendenza sulle tribune di un ippodromo che dovrebbero essere abbattute. Peraltro in presenza di un giudizio opposto emanato in precedenza dalla direzione dei Beni culturali del Lazio e mentre la Sovrintendenza comunale propone di trasferire chissà dove quella costruzione immensa in cemento armato. E si scopre pure che con il nuovo progetto la viabilità conseguente non rispetterebbe le condizioni di sicurezza richieste dalla prefettura.

Il Pd, che con Ignazio Marino aveva fortemente sostenuto il progetto, ora è contrario. Fermamente. Il Movimento 5 stelle, che era contrario al punto da presentare un esposto, oggi è invece favorevole. Al punto da sospendere chi dissente. Naturalmente, dopo aver sconfessato la tesi del suo ex assessore Paolo Berdini (confermata però allora pubblicamente dalla sindaca), che pretendeva il rigoroso rispetto del piano regolatore. Del resto, la politica è l’arte del possibile. Il problema, adesso, è solo spiegarlo ai cittadini.