rassegna stampa roma

Le parole proibite

(Il Corriere della Sera – B.Tucci) C’è una parola magica sulla quale i sostenitori della Roma non si trovano d’accordo. Si interrogano: lo pronunciamo o no, quel sostantivo? Alcuni hanno gettato la maschera e lo urlano ai quattro...

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(Il Corriere della Sera - B.Tucci)C’è una parola magica sulla quale i sostenitori della Roma non si trovano d’accordo. Si interrogano: lo pronunciamo o no, quel sostantivo? Alcuni hanno gettato la maschera e lo urlano ai quattro venti. Altri, meno ottimisti e forse superstiziosi, si guardano bene pure dal sussurrarlo. Lo avete intuito, naturalmente: si parla di scudetto. La squadra, dopo aver vinto sette partite su sette, ha convinto tutti i critici. La trionfale galoppata di San Siro ha tolto ogni dubbio: i successi dei giallorossi sono tali che nessuno pensa a un fuoco di paglia. Bastano due numeri: venti gol fatti, uno subìto. Il miglior attacco e la miglior difesa del campionato.

Quali sono i fattori di questo miracolo? In prima fila metterei il mister,Garcia, che ha saputo ridare al gruppo la fiducia perduta. Poi, subito dopo, i tre romani: Totti, De Rossi e Florenzi. Infine un giocatore che, quando fu acquistato, fece storcere la bocca a tutti: Gervinho. Da sconosciuto è diventato in breve tempo uno degli eroi dell’Olimpico. Scudetto o no? Rudi Garcia placa i bollenti spiriti e predica prudenza: «Il campionato è lungo»,continua a sostenere. Ma Roma giallorossa freme e non sta più nei panni per la gioia. Così, anche coloro che sono contrari a pronunciare quella parola «proibita» in cuor loro ci pensano. Anzi, ogni sera la sussurrano sotto voce a se stessi, sperando che nessuno li ascolti.