Oreste Terracini Bisazza, l’avvocato che contribuì come parte civile alla condanna di Erich Priebke per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, ne ha viste abbastanza nella sua vita per potersi esprimere con cognizione di causa sulla vicenda degli adesivi con Anna Frank: "Un atto di una gravità che travalica l’aggressione morale, vigliacca ed anti ebraica", ha detto in un esposto presentato ieri al procuratore Giuseppe Pignatone. L’invito ai magistrati romani, come riporta l'edizione odierna de "Il Corriere della Sera" è quello di indagare sugli interessi e le connivenze che si nascondono dietro azioni come queste. L’obiettivo sono dichiaratamente gli ultrà della curva Nord e i loro rapporti dentro e fuori lo stadio, inclusi quelli, presunti, con la Lazio.
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L’avvocato Terracini Bisazza: “La Procura adesso indaghi sui rapporti tra club e ultrà”
Presentato ieri un esposto al procuratore Pignatore: "Questi comportamenti antisociali, spesso appoggiati dai presidenti, vanno perseguiti penalmente"
L’avvocato Terracini Bisazza, già 30 anni fa fu "omaggiato" di uno striscione di 25 metri sotto casa da parte degli ultrà biancocelesti, nel suo atto cita interviste e dichiarazioni raccolte nei giorni successivi all’esplosione del caso, tutte improntate "in senso riduttivo" ad addossare ogni responsabilità "a pochi soggetti di poca intelligenza, quasi non degni di essere presi in considerazione", mentre è di "solare evidenza" che stavolta si è colpito un simbolo di tutti gli ebrei. E così, se da un lato vanno perseguiti penalmente "questi comportamenti antisociali, spesso appoggiati dai presidenti dei club calcistici", non bisogna dimenticare che il "silenzio connivente" permise di arrivare all’Olocausto.
(F. Fiano)
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