Le buste di plastica con le bombe erano nascoste sotto un palco. Ordigni confezionati tutti allo stesso modo, con polvere nera pressata e miccia corta. I poliziotti ne hanno trovati 143 nel palazzo dell’ex Cral della Zecca di Stato sgomberato il 17 novembre scorso dopo la breve occupazione da parte dei movimenti di estrema destra che lo avevano ribattezzato CampoZero. La scoperta è stata fatta dagli agenti della Digos che hanno svolto un sopralluogo nella struttura sul lungotevere dell’Acqua Acetosa, non lontano dallo stadio Olimpico.
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L’arsenale ultrà di CampoZero. Trovati 143 ordigni
La sede del vecchio dopolavoro dei dipendenti del Poligrafico era già stata occupata, sempre da gruppi di estrema destra, negli anni scorsi.
E per questo motivo gli investigatori non escludono che gli ordigni artigianali siano simili a quelli fatti scoppiare sia all’interno dell’impianto sportivo in occasione delle partite della Roma e della Lazio, sia all’esterno, anche durante recenti scontri con le forze dell’ordine. Come quelli di sabato scorso prima di Lazio-Juventus nei pressi di ponte Milvio. Secondo la Questura, d’altra parte, «fra i promotori di quell’occupazione, iniziata il 15 novembre e interrotta due giorni più tardi dalle forze dell’ordine,ci sono ultrà di Roma e Lazio».
La sede del vecchio dopolavoro dei dipendenti del Poligrafico era già stata occupata, sempre da gruppi di estrema destra, negli anni scorsi. «Siamo la prima linea. Siamo i militanti sociali - avevano spiegato all’indomani dell’ultima iniziativa -. Non possiamo tollerare che uno spazio come l’ex Cral del Poligrafico muoia nel degrado e nell’abbandono. Le sponde del Tevere sono del Demanio, gestite dalla Regione, quindi sono del popolo». Gli occupanti, circa 300, avevano intenzione di creare «uno spazio autogestito, che riqualificheremo a nostre spese». Dopo lo sgombero i movimenti - che gli investigatori confermano non legati a gruppi tradizionali della stessa area politica - hanno manifestato all’assessorato regionale al Patrimonio al grido «Non ci sarà tregua fino a quando l’ex-poligrafico non sarà liberato dalla malapolitica e dal malaffare». Ma adesso sul ritrovamento degli ordigni è scattata un’indagine. E la polizia vuole scoprire chi abbia confezionato quelle bombe e perché.
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