(Corriere della Sera - G.Piacentini) Se c’è un calciatore che ha sfruttato al meglio la sosta del campionato, è Adem Ljajic. Mentre molti dei suoi compagni di squadra sono andati in giro per il mondo con le rispettive nazionali, l’ex calciatore della Fiorentina è rimasto a Trigoria a lavorare. Con una doppia missione: recuperare dai problemi fisici che ne hanno limitato l’utilizzo in questo inizio di stagione, e cercare di convincere Rudi Garcia a puntare su di lui già da domani sera con il Napoli.
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La sosta ha guarito Ljajic. Il serbo ora chiede un posto
(Corriere della Sera – G.Piacentini) Se c’è un calciatore che ha sfruttato al meglio la sosta del campionato, è Adem Ljajic. Mentre molti dei suoi compagni di squadra sono andati in giro per il mondo con le rispettive nazionali,...
Il talento serbo, insomma, in questi giorni ha «studiato » il tecnico francese e i suoi schemi, cercando di recuperare il tempo perduto a causa del suo arrivo nelle ultime ore del calciomercato, che lo ha penalizzato rispetto ai compagni di reparto. Nonostante professi una grande serenità, e non potrebbe essere altrimenti visto il rendimento della formazione giallorossa, probabilmente quando Ljajic ha scelto la Roma pensava di giocare di più.
Lo ha detto lui stesso, il giorno della sua presentazione: «È normale innervosirsi quando non si gioca con continuità ». Finora la continuità è l’unica cosa che gli è mancata, perché per il resto Ljajic ha sempre fatto il suo dovere. Non è un caso che abbia da subito legato con Francesco Totti, con cui parla la stessa lingua calcistica e che gli ha addirittura «permesso» calciare una punizione nel derby. Ma non è solo la stima del capitano a certificare il suo talento.
Anche i numeri sono dalla sua parte, e dicono che con 3 gol in 159 minuti giocati (in quattro spezzoni di partita), Ljajic è il calciatore della Roma che ha la migliore media gol in stagione: uno ogni 53 minuti. Meglio di lui in Serie A ha fatto solo Diego Milito, che ha segnato le sue tre reti in 90 minuti complessivi. Quelli di Ljajic, però, hanno un peso specifico diverso: il rigore contro la Lazio, ad esempio, lo ha già consegnato alla storia romanista, così come il gran gol realizzato al Verona, pochi minuti dopo il suo esordio. Al Napoli non ha mai segnato, e nei tre precedenti con la maglia viola ha raccolto 2 pareggi e 1 sconfitta: domani, col permesso di Garcia, ha l’occasione per sfatare entrambi i tabù.
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