La sesta sconfitta casalinga della Roma in campionato rischia di costare tantissimo nella corsa per un posto in Champions, in attesa degli impegni di oggi di Inter e Lazio. Nello 0-2 contro la Fiorentina, c’è una grande responsabilità della squadra e di Di Francesco, autore ancora una volta di un turnover probabilmente eccessivo, scrive Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera". Il tecnico, però, non la pensa così: "Certi giocatori non possono giocare novanta minuti ogni tre giorni. Non è colpa dei terzini, quando ho messo dentro gli altri non abbiamo fatto molto meglio. Quando si giocano tante partite è inevitabile cambiare".
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La Roma trema per la Champions. DiFra: “Meritavamo noi di vincere”
Il tecnico dopo la sconfitta con la Fiorentina: "Quando crei così tanto e prendi due gol su tre tiri significa che hai grossi demeriti, che hai difeso male e non sei stato concreto"
È una sconfitta pesantissima, ma Di Francesco riesce a cogliere anche degli aspetti positivi. "Purtroppo si analizzano solo i risultati e non le prestazioni, se c’era una squadra che meritava, quella era la Roma. Quando crei così tanto e prendi due gol su tre tiri significa che hai grossi demeriti, che hai difeso male e non sei stato concreto. Bravi loro, noi ci prendiamo la sconfitta e torniamo a casa, ora pensiamo al Barcellona. In questo momento dobbiamo resistere alle difficoltà, veniamo da due prestazioni in cui abbiamo preso dei gol non meritando. Se rivediamo la partita, capiamo che il 2-0 non è un risultato esatto. Le scelte arbitrali sono state molto dubbie e possono cambiare le dinamiche di una gara, però non gira bene. Gli episodi fanno la differenza, e non sono andati a nostro favore. Tutto è girato storto ma è anche demerito nostro perché non facciamo gol". La distanza con la Juventus è abissale, non solo a livello di punti. "Non ci siamo mai avvicinati, nemmeno lo scorso anno quando i punti di distanza sono stati pochi. Manca qualcosa a livello di uomini, la prima cosa è dare una mentalità che può passare anche attraverso queste sconfitte, su questo dobbiamo lavorare e da qui bisogna partire per crescere. Si vince partendo dal lavoro in settimana e facendo le cose costantemente".
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