Il gol di Nainggolan a un minuto dalla fine porta contemporaneamente allo scudetto aritmetico della Juventus e alla riapertura della lotta per il secondo posto, ma anche il definitivo saluto dell’Inter alle ambizioni Champions e, soprattutto, cambia la decisione sul futuro di Francesco Totti. Ora il rinnovo per un anno è più vicino, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera".
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La Roma riapre la corsa al 2° posto. E il rinnovo di Totti adesso è più vicino
Nei minuti finali il capitano giallorosso è diventato un’arma letale, anche psicologica. Così Pallotta ci sta ripensando
Ora la distanza tra Napoli e Roma è di due punti. Il calendario dei partenopei dice Atalanta, Torino e Frosinone (due in casa) e quello della Roma dice Genoa, Chievo e Milan (due trasferte). Il dettaglio più importante, però, è che ancora una volta è stato l’ingresso in campo di Francesco Totti, all’81’, a cambiare l’inerzia della partita. Proprio come in altre occasioni, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera". La prima: Atalanta-Roma, Totti entra al 78’ e, otto minuti dopo, segna il gol del 3-3. La seconda: Roma-Torino, Totti entra all’86’ e in quattro minuti, con due gol, i giallorossi passano dall’1-2 al 3-2. La terza: Roma-Napoli, Totti entra all’81’ sullo 0-0 e, a un minuto dalla fine, segna Nainggolan. Facendo i conti, sono 6 punti in più.
Il presidente Pallotta, un mese fa, convinto anche da alcuni report che gli arrivavano da Trigoria, aveva detto su Totti: «Il corpo non può più fare quello che gli dice la testa». Di sicuro non per 90’, ma, giocando spezzoni di partita, Totti è diventato un’arma letale, anche psicologica. Così Pallotta ci sta ripensando. Il suo braccio destro Zecca, che segue la Roma da vicino a Trigoria, è in partenza per Boston e farà la sua relazione. Il d.g. Baldissoni ha detto: «Ci sarà presto una comunicazione su ciò che avranno deciso di fare».
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