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La Roma non c’è, la Spal ringrazia. È già finito l’effetto Ranieri

LaPresse

Per gli emiliani 6 punti regalati dai giallorossi

Redazione

Chi a Roma aspettava il derby di Milano, per guadagnare punti su Milan o Inter, stasera può trovare un’altra occupazione. I giallorossi incassano a Ferrara la settima sconfitta in campionato e resuscitano la Spal, alla quale hanno concesso 6 punti su 6 e il ritorno alla vittoria casalinga che mancava dal 27 settembre 2018, 2-0 all’Atalanta. Il risultato è tutto sommato giusto, perché la Spal ha cercato di più la vittoria. Lo ha riconosciuto anche Claudio Ranieri: "Abbiamo giocato contro una squadra e noi non lo siamo stati. Abbiamo messo buona volontà, ma se non c’è organizzazione non va bene". La coppia Dzeko-Schick si è vista troppo poco; i due terzini (Karsdorp e Juan Jesus) sono stati sovrastati da Fares e Lazzari; le assenze hanno pesato: Manolas, Florenzi, De Rossi, Pellegrini, Under e Zaniolo in panchina nel primo tempo con un polpaccio indolenzito. L’unico vero alibi è nel pessimo arbitraggio di Rocchi, tenero con Cionek che era più da rosso che da giallo in occasione del rigore su Dzeko e severo sul penalty fischiato a Juan Jesus per un intervento su Petagna. Detto questo, non è colpa dell’arbitro se la squadra ha benzina per un’ora, riporta "Il Corriere della Sera". Ancora una volta l’unica ventata di aria fresca è venuta da Zaniolo, entrato nella ripresa e migliore tra i giallorossi. Sua la verticalizzazione che ha portato al rigore di Cionek su Dzeko, sue le poche iniziative incisive anche giocando sulla fascia e non in mezzo, dove potrebbe dare ancora di più. L’effetto-Ranieri ha subito così un brusco stop dopo la vittoria contro l’Empoli e la Roma rischia di ricadere in depressione. Il tecnico ha fatto un’analisi molto dura: "Se la Roma va in Champions c’è un programma, altrimenti si cambia aria in parecchi... I giocatori devono dimostrare di essere da Roma. Ho detto loro dal primo giorno che bisogna meritarsi lo stipendio. Abbiamo perso contro una squadra che guadagna meno, ma che è più umile e più determinata. C’è aria di rivoluzione senza Champions? Questo non lo so, ma è certo che, mancando certi introiti, qualcosa dovrà cambiare per forza".

(L. Valdiserri)