(Il Corriere della Sera - G.Piacentini) Prove di disgelo tra De Rossi e Roma. Ieri il centrocampista giallorosso, prima di partire per le vacanze, è passato a Trigoria per parlare con Walter Sabatini.
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La Roma e De Rossi più vicini. Venditti: «Basta col mio inno»
(Il Corriere della Sera – G.Piacentini) Prove di disgelo tra De Rossi e Roma. Ieri il centrocampista giallorosso, prima di partire per le vacanze, è passato a Trigoria per parlare con Walter Sabatini.
Un gesto che il d.s. e tutta la dirigenza hanno apprezzato particolarmente, voluto direttamente dal calciatore e che può essere interpretato come il possibile nuovo inizio di un rapporto che negli ultimi tempi sembrava un po’ logoro. Non è stato un chiarimento per le dichiarazioni rilasciate da De Rossi in Nazionale sulla società e sulla piazza romana e ufficialmente non si è parlato di una sua possibile cessione, nel senso che per la Roma De Rossi non è sul mercato e lui non ha mai chiesto di andare via. Il buon senso e i bilanci dicono che se dovesse arrivare un’offerta importante sarebbe presa in considerazione, ma finora nessun club si è presentata a Trigoria.
Per questo Sabatini, che gli ha fatto i complimenti per l’ottima Confederations Cup disputata, e De Rossi hanno cominciato a programmare la prossima stagione. Il d.s. gli ha «spiegato» Rudi Garcia e come il tecnico francese intende far giocare il prossimo anno la squadra, e ovviamente anche l’importanza che Daniele dovrà ricoprire nella terza Roma americana. Il centrocampista si aggregherà al resto del gruppo dopo il ritiro di Riscone - è stata fissata per il 21 un’amichevole contro i turchi del Bursaspor - a cui parteciperanno tutti i calciatori in rosa. Nessuno rimarrà a lavorare a Trigoria, come era successo negli anni scorsi. De Rossi parteciperà, invece, alla tournée americana: lui e Totti saranno i volti della Roma nel mondo. In attesa che il giocatore parli vis-à-vis con Garcia, quello andato in scena ieri pomeriggio a Trigoria può considerarsi in un riavvicinamento significativo tra la Roma e uno dei suoi calciatori più importanti.
Chissà se la buona notizia riuscirà a placare gli animi dei tifosi delusi, che si sono dati appuntamento il giorno del raduno (il 9 luglio) fuori da Trigoria per protestare. Tra i più amareggiati Antonello Venditti: il cantautore ha avuto parole durissime (a Centro Suono Sport e Radio Radio) nei confronti della proprietà e ha fatto una richiesta choc, quella di non suonare più «Roma Roma», prima delle partite. «Il mio inno non lo identifico più con questa Roma. Spero che lo tolgano. Gli americani stanno trattando la Roma come i Boston Celtics. Il problema non sono i laziali dentro Trigoria, ma i romanisti che non ci sono più. L’ultimo è stato Franco Baldini, vorrei che arrivasse un dirigente come lui: Paulinho (che l’ex d.g. porterà al Tottenham n.d.r.) è un calciatore suo, ora voglio vedere quali saranno i calciatori di Sabatini. Ora stanno chiedendo delle indicazioni e dei soldi ai tifosi per lo stadio, e ancora non ci hanno fatto vedere nemmeno il progetto. Non possiamo essere ridotti così».
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