C’è un Salah a.D. (avanti Derby) e un Salah d.D (dopo Derby), questo è fuor di dubbio. La partita di stasera contro il Frosinone diventa per l’egiziano una sorta di ultima chiamata. Dietro di lui scalpita El Shaarawy e non è detto che in squadra ci sia posto per Momo e per il Faraone contemporaneamente, scrive Luca Valdiserri su "Il Corriere della Sera". Fino al derby Salah era stato un acquisto azzeccato: 5 gol in campionato, più quello all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen in Champions League il 4 novembre.
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La Roma cerca il vero Salah ma perde Digne e Torosidis
Fino al derby Salah era stato un acquisto azzeccato: 5 gol in campionato, più quello all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen in Champions League. Dopo l’infortunio l'egiziano non ha più trovato la via della porta: non segna da 648 minuti
Dopo l’infortunio Salah non ha più trovato la via della porta: non segna da 648 minuti. Luciano Spalletti ha fatto il punto anche su di lui: «Questo infortunio lo ha penalizzato. Non ha la brillantezza e lo spunto che avevano contraddistinto le sue qualità. La prima cosa che deve fare è ritornare a “puntare l’uomo”, perché quella è la sua specialità. Dieci metri più dentro il campo o dieci metri più fuori non importano. L’allenatore dà dei principi e dei concetti di gioco, il giocatore deve scegliere la giocata giusta nelle diverse situazioni. Secondo me Salah fa più fatica se parte da esterno, perché la strada verso la porta è più lunga e si incontrano più avversari nel tragitto per arrivare al gol. Se torni indietro per vie centrali la strada è più corta anche per ribaltare l’azione e a far male. Quando giochi sull’esterno c’è bisogno di un fraseggio, quando sei centrale puoi essere innescato subito».
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